
Con un’interrogazione formale, i consiglieri Russo, Russo e Calabrò chiedono trasparenza su due anni di corrispondenza tra il Comune e la società concessionaria. “La città e il Consiglio hanno il diritto di sapere quali proposte e correttivi sono stati avanzati”.

MESSINA – Quali osservazioni, proposte e correttivi ha inviato negli ultimi due anni il Comune di Messina alla società Stretto di Messina S.p.A. riguardo al progetto del Ponte? E, soprattutto, perché questi documenti non sono mai stati resi pubblici né condivisi con il Consiglio comunale e la città? Sono queste le domande al centro di una dura interrogazione presentata oggi al sindaco Federico Basile dai consiglieri comunali del Partito Democratico, gli avvocati Antonella Russo, Alessandro Russo e Felice Calabrò. Un’azione che mira a squarciare il velo di riserbo calato sulla posizione ufficiale dell’Amministrazione riguardo all’opera più impattante e divisiva della storia della città.
La richiesta del PD nasce da un’informazione emersa durante un incontro politico tenutosi lo scorso 4 giugno, nel corso del quale sarebbe stato rivelato che gli uffici comunali hanno effettivamente prodotto e trasmesso una serie di documenti alla società concessionaria. Atti di fondamentale importanza, che potrebbero contenere richieste di modifica o esprimere preoccupazioni su aspetti cruciali del progetto, ma di cui nessuno, al di fuori della ristretta cerchia dell’Amministrazione, conosce il contenuto.

“Tali atti risultano rilevanti ai fini della trasparenza e del pieno coinvolgimento del Consiglio comunale, nonché della cittadinanza tutta”, scrivono i consiglieri, sottolineando come un’opera che avrà un impatto profondo sul territorio, sull’ambiente e sul tessuto socioeconomico della città non possa essere gestita “a porte chiuse”.
L’interrogazione, forte delle prerogative garantite dallo Statuto comunale, pone al sindaco Basile quattro quesiti diretti e inequivocabili:
- Confermare se, negli ultimi due anni, il Comune abbia effettivamente trasmesso atti, osservazioni o proposte alla Stretto di Messina S.p.A.
- Dettagliare il contenuto, la data di trasmissione e i proponenti di tali documenti.
- Chiarire se l’Amministrazione intenda rendere pubblici e accessibili questi atti per garantire la massima trasparenza e partecipazione democratica.
- Spiegare quali provvedimenti intenda adottare qualora le osservazioni e proposte avanzate non vengano accolte dalla società concessionaria.
Quest’ultimo punto, in particolare, assume un forte valore politico, chiedendo al sindaco di scoprire le sue carte e di chiarire quale sia il “piano B” dell’Amministrazione nel caso in cui le richieste della città venissero ignorate.

I consiglieri democratici non si sono limitati alle domande, ma hanno formalizzato anche una richiesta di accesso agli atti per ottenere copia di tutta la corrispondenza intercorsa tra il Comune e la Stretto di Messina S.p.A. La palla passa ora al sindaco Basile, che dovrà fornire una risposta scritta nei tempi previsti dal regolamento. La città attende di sapere se le sue sorti, legate indissolubilmente al progetto del Ponte, verranno discusse alla luce del sole o se continueranno a essere oggetto di un dialogo riservato tra il Palazzo e la società concessionaria.
