La denuncia del sindacato inquilini dopo un sfratto esecutivo gestito “in extremis” e solo a tempo determinato dal Comune. “Una falla sistemica”. Servono protocolli chiari, non solo concerti.

MESSINA – Da un lato la narrazione di una città in festa, capitale della musica e degli eventi, con la sabbia in Piazza Duomo e il mega palco per Vasco Rossi. Dall’altro, la realtà cruda di una famiglia con animali al seguito, rimasta per ore in auto con le valigie dopo uno sfratto esecutivo. Sono le due facce di Messina, emerse con forza nella giornata di oggi, lunedì 23 giugno.
Mentre il sindaco Federico Basile affida ai social il suo orgoglio con post come “Questa è Messina” e “Siamo solo noi, Messina città della musica”, il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari (SUNIA) riporta tutti con i piedi per terra, denunciando l’ennesimo caso di grave disagio abitativo gestito, secondo il sindacato, con colpevole ritardo.
Questa mattina, il SUNIA ha assistito un nucleo familiare durante la fase esecutiva di uno sfratto. “Dopo diversi rinvii ottenuti grazie al nostro intervento, ci troviamo ancora una volta di fronte all’assenza di una soluzione definitiva da parte del Dipartimento alle Politiche Sociali e per la Casa”, si legge nella nota del sindacato. Stando alla loro ricostruzione, solo “in extremis”, e dopo ripetute sollecitazioni, è stato possibile trovare una sistemazione temporanea per la famiglia.
Fino a venerdì scorso, però, le risposte del Comune erano state negative, nonostante l’evidente fragilità del nucleo. Il risultato è che stamattina la famiglia si è ritrovata letteralmente per strada, costretta ad attendere in auto per alcune ore una soluzione che è arrivata solo all’ultimo momento utile.
Per il SUNIA, quanto accaduto non è un incidente di percorso, ma la spia di una “falla sistemica nella gestione comunale delle emergenze abitative”. “Non è accettabile che le famiglie vengano lasciate sole, senza un supporto adeguato”, prosegue la nota.
Un concetto ribadito con forza dal Segretario del SUNIA Messina, Claudio Vallone: “Chiediamo al Comune di Messina un cambio di passo. Occorrono protocolli chiari, capacità di accoglienza effettiva per le situazioni emergenziali, con un reale supporto sociale. Serve una cabina di regia che eviti quello che oggi è accaduto”.
La denuncia del sindacato getta così un’ombra sulla narrazione trionfalistica dell’amministrazione. Mentre la città celebra i grandi eventi, c’è chi, come il SUNIA, ricorda che dietro le feste, i concerti e la gastronomia, esiste un’emergenza silenziosa che necessita di risposte strutturate, non di soluzioni improvvisate. “Continueremo ad evidenziare tutto ciò che mette a rischio la dignità e i diritti degli inquilini in difficoltà”, conclude Vallone, “e a batterci per un’efficace soluzione delle criticità”.
