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Autopsia sulla neonata morta a Messina: “Lesioni devastanti”, Elisa uccisa dalla caduta

- 20/06/2025
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L’esame del medico legale svela la terribile verità sulla morte della bimba di 4 mesi. La madre è indagata per omicidio volontario, ma sarà decisiva la perizia sul suo stato mentale al momento della tragedia.

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Un gesto apparentemente inspiegabile, maturato nel silenzio di una sofferenza che ha travolto una famiglia e spezzato la vita di una creatura di pochi mesi. La Procura di Messina ha formalmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario la madre 41enne che lunedì si è lanciata nel vuoto da un ballatoio condominiale a Santa Lucia Sopra Contesse, stringendo a sé la sua piccola Elisa di soli quattro mesi. La bimba non è sopravvissuta alla caduta da un’altezza di circa cinque metri.

L’AUTOPSIA

La tragica conferma sulla causa del decesso è arrivata dall’autopsia, eseguita ieri al Policlinico dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo. L’esame ha evidenziato lesioni gravissime e profonde alla parte posteriore della testa, provocate dal violento impatto con il suolo. Secondo i periti, anche se la piccola fosse miracolosamente sopravvissuta, le conseguenze neurologiche sarebbero state devastanti e permanenti.

Mentre la comunità è sotto shock, l’inchiesta coordinata dal pubblico ministero Giorgia Spiri procede su un doppio binario. La madre, tuttora ricoverata in condizioni serie ma stabili al Policlinico, è al centro dell’indagine più grave. Non appena le sue condizioni lo permetteranno, sarà interrogata dagli investigatori della Squadra Mobile, che cercano di ricostruire i minuti che hanno preceduto la tragedia. Parallelamente, la Procura ha emesso tre avvisi di garanzia per omicidio colposo, un atto definito “dovuto” per consentire lo svolgimento di tutti gli accertamenti tecnici necessari. I destinatari sono il marito della donna, il suo medico di base e lo psichiatra che da tempo la seguiva per un conclamato stato depressivo.

LA CONSULENZA PSICHIATRICA

Il passo successivo e cruciale dell’iter giudiziario sarà la nomina di un perito per effettuare una consulenza psichiatrica sulla 41enne. Sarà fondamentale stabilire se, al momento del gesto, la donna fosse capace di intendere e di volere. Questo accertamento sarà decisivo per definirne le responsabilità penali.

Dalle prime ricostruzioni e dalle testimonianze raccolte, non emerge alcun segnale che potesse far presagire un simile epilogo. I vicini descrivono la coppia come “normale e riservata”. La piccola Elisa, come confermato da più parti, era stata una figlia fortemente voluta e non risultano recenti liti o tensioni familiari. Il gesto appare dunque come l’esplosione improvvisa di un dramma interiore, le cui cause restano ancora un mistero. Solo la testimonianza della madre, quando sarà in grado di parlare, potrà forse gettare una luce sulla tragedia che ha distrutto la sua famiglia.

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