106 views 4 min 0 Comment

Maturità 2025, i grandi autori non convincono. Studenti divisi tra la crisi di ieri e i social di oggi

- 19/06/2025
Maturità 2025

Prima prova d’italiano: snobbate le analisi del testo su Tomasi di Lampedusa e Pasolini, ritenute troppo complesse e distanti dai programmi. Successo per il tema storico sulla Grande Depressione, specchio delle incertezze attuali, ma il vero boom è per le tracce su rispetto e mondo digitale.

triolo new banner

ROMA – La campanella della prima prova di Maturità 2025 è suonata e, come ogni anno, le scelte dei quasi 500.000 studenti italiani tracciano il ritratto di una generazione. Un ritratto che quest’anno parla chiaro: di fronte a due capisaldi della letteratura del Novecento, la stragrande maggioranza dei maturandi ha preferito non rischiare, virando con decisione su argomenti percepiti come più vicini alla propria sensibilità e al proprio vissuto. Le tracce su Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Pier Paolo Pasolini sono state, infatti, le grandi “snobbate” di questa sessione.

Il motivo di questa scelta, quasi un plebiscito, risiede in una criticità ormai consolidata del sistema scolastico. “Con i programmi spesso ci si ferma prima”, è il commento più diffuso tra gli studenti all’uscita dalle scuole. Autori di quella levatura, spiegano, finiscono per essere trattati marginalmente o non essere affatto affrontati nell’ultimo anno. L’analisi di un brano de Il Gattopardo o di una poesia tratta da “Dal Diario” di Pasolini, incentrata sulla fugacità del tempo, diventano così prove scivolose, un salto nel vuoto per chi non possiede le giuste coordinate critiche.

Nemmeno il centenario della nascita di Pasolini nel 2022, con il suo corollario di convegni e approfondimenti, sembra aver scalfito questa distanza. E se la recente serie tv sul Gattopardo ha certamente avvicinato il grande pubblico al romanzo, un conto è seguire una trama avvincente, un altro è saperla inquadrare nel complesso dibattito letterario degli anni Cinquanta e Sessanta.

Dove non ha potuto la letteratura, ha potuto però la storia. Moltissimi studenti si sono cimentati con il tema che metteva a confronto la crisi degli anni Trenta, il New Deal e l’ascesa degli stati autoritari. Un parallelismo che ha affascinato i ragazzi, che vi hanno letto un’inquietante somiglianza con il presente.

Tuttavia, il vero trionfo è stato quello delle tracce di attualità. I temi legati al concetto di rispetto, ai social network e al mondo interiore dei giovani sono stati, secondo i primi dati, i più gettonati in assoluto. Evidentemente, la possibilità di attingere alla propria esperienza diretta, di argomentare su questioni che animano il dibattito quotidiano, ha rappresentato per molti la via più sicura e stimolante.

È rimasta invece in una zona d’ombra, pur essendo stata definita da molti “bellissima e stimolante”, la traccia basata su un testo di Paolo Borsellino. La sua riflessione, pubblicata su Epoca nel 1992, sul ruolo dei giovani e della cultura della legalità come unica speranza contro la mafia, offriva un taglio ottimistico e un ampio spazio di approfondimento. Una scelta di grande valore civico, che però non ha raccolto i consensi sperati, superata da argomenti percepiti come meno strutturati e più personali. La prima prova del 2025 consegna così l’immagine di una generazione pragmatica, che dialoga più volentieri con le incertezze del presente che con i canoni, forse troppo distanti, del passato.

100 maturita