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Siciliacque, Amam e Comune di Taormina, ecco la convenzione. 60 litri in più a Taormina su un solo bypass. Ma Messina risparmierà i 5 litri al secondo che già forniva?

- 08/04/2024

Non è stato semplice rintracciare la copia della scrittura privata che sancisce l’accordo tra il Comune di Taormina, Siciliacque e Amam che reca quale oggetto quello di incrementare la portata d’acqua in favore della città amministrata dal Sindaco Cateno De Luca. Lo abbiamo trovato e letto attentamente e ne abbiamo desunto i punti che seguono:

1- La scrittura privata rispecchia in modo pedissequo la delibera numero 62 del Comune di Taormina indicando quanto già evidenziato con nota del 11.12.2023, con la quale si attestava che “la situazione dell’esigenza di aumentare le dotazioni idriche a servizio della città di Taormina, risulta oltremodo grave, in riferimento all’elevatissimo fabbisogno da parte del comparto turistico/ricettivo concentrato nella stagione estiva”.

Come scrive in una nota stampa il Sindaco di Taormina e come è riportato nella scrittura privata, Siciliacque effettua il servizio di fornitura idrica all’ingrosso a favore del Comune tramite l’acquedotto Alcantara ed al punto di consegna sito in c.da Cuculunazzo. Pertanto, tecnicamente, non sarebbe possibile potenziare tale allaccio in modo da consentire un aumento di portata fino a 60 litri al secondo in più rispetto alla portata attuale. Da qui la necessità che Siciliacque presti a favore del Comune la fornitura idrica all’ingrosso – integrativa ed aggiuntiva rispetto a quella oggetto dalla Convenzione di Fornitura Comune – pari a 60 lt/sec presso il punto di consegna sito in località comune di Furci Siculo.

IL RUOLO DI AMAM, SOCIETA’ COMUNALE DI MESSINA

Ed è qui che entra in campo l’AMAM che di fatto si obbliga a veicolare la risorsa idrica consegnata da Siciliacque fino al punto di consegna sopra indicato e da lì sino al punto sito in località Galleria Sirina del Territorio del comune di Taormina. Questo è il servizio di vettoriamento illustrato oggi in conferenza stampa a Palazzo Zanca.

L’ACQUA DI “RITORNO”. E IL CONSIGLIO COMUNALE? E LA GIUNTA DI MESSINA?

Nella scrittura privata non vi è alcun riferimento ad un ritorno di acqua per Messina. Si legge, infatti, solo di un’aggiunta di portata per Taormina che l’AMAM si fa carico di trasportarla, oltre che di obbligarsi a provvedere alla manutenzione della condotta utile al servizio concordato di vettoriamento.

A questo punto la domanda è duplice: il Consiglio comunale di Messina è stato investito della decisione di questa scelta? E’ stata predisposta una delibera da parte della giunta Basile visto che del Comune di Messina non si fa alcun riferimento nella scrittura e che, soprattutto, Amam è un’azienda comunale? Almeno Taormina ne ha predisposto una. Messina nulla, come se AMAM non fosse azienda che appartiene a tutti i cittadini messinesi che, per il tramite del consiglio comunale, avrebbero pure potuto dissentire.

Insomma dove e come è stata decisa l’operazione “più acqua a Taormina” coinvolgendo l’AMAM? Non ci sembra che sia una decisione che si possa prendere a cena o con un tavolo ristretto ma che, piuttosto, debba essere investita democraticamente tutta la città di Messina, visto che trattasi di un impegno non da poco per una società come l’AMAM che ha già non pochi problemi a garantire le risorse idriche in città per perdite dovute ad una conduttura cittadina vetusta e proprio per una mandata d’acqua insufficiente che giunge in città dal Fiumefreddo.

UN’OPERAZIONE “VELOCE VELOCE”

Sulla “velocità” dell’operazione è cartina di tornasole quella delle date che tra la delibera di Taormina e la scrittura privata constano di soli due giorni di distanza l’una dall’altra. L’accordo in scrittura privata è del 25 marzo ultimo scorso.

Insomma detto fatto, anche perché i lavori necessari alla concretizzazione della scrittura privata molto probabilmente sono già stati fatti.

MESSINA CONTINUERA’ A FORNIRE I 5 LITRI/SECONDO A TAORMINA?

2- Non vi è traccia nella scrittura privata di che fine faranno i 5 litri al secondo che già Messina per il tramite di AMAM fornisce a Taormina. Una quantità di acqua non indifferente che non vi è chiarezza, anzi nessun riferimento, se verrà a questo punto sospesa. Si spera che in una nuova delibera del Comune di Taormina o di Messina tale fornitura accessoria venga meno.

IL PROBLEMA DI TAORMINA E’ STATO RISOLTO? SI ATTENDE L’ATI IDRICO CHE APPROVI E DURERA’ SOLO FINO A DICEMBRE

3- Oggi in conferenza stampa il sindaco di Taormina ha dichiarato che il problema della carenza d’acqua di Taormina “è stato risolto”. Lo ha anche scritto nella sua nota. Ma, è necessario chiedersi, come può definirsi risolto se la scrittura privata in questione prevede la fornitura solo se l’acqua sarà disponibile e per un tempo limitato fino al mese di dicembre dell’anno in corso? A fine anno, infatti, il servizio di gestione affidato ad AMAM in proroga sarà affidato ad un gestore unico facendo uscire di scena la società comunale. Cosa accadrà dopo? E, inoltre, la richiesta di approvazione dell’accordo è stato inviato come dovuto all’ATI idrico per l’approvazione in data 28 marzo di quest’anno ed ancora non risulterebbe alcuna approvazione. Si legge infatti all’articolo 10 della scrittura privata tra AMAM, Comune di Taormina e Siciliacque: “La validità, l’efficacia e la decorrenza del presente Accordo sono subordinate all’espressa e formale accettazione dell’Accordo stesso da parte dell’Assemblea Territoriale Idrica di Messina (di seguito “ATI Messina”). Resta inteso che in caso di mancata acquisizione della suddetta accettazione entro il termine di 30 giorni dalla
sottoscrizione dell’Accordo, lo stesso non produrrà alcun effetto e sarà considerato tamquam non esset”, ovvero come se non fosse mai stata prodotta.

IL SALDO “PARI A ZERO”

4- Saldo pari a zero acqua. Di questo non si legge nella scrittura privata ma solo in una missiva inviata dal sindaco di Taormina in data 23 gennaio di quest’anno a Siciliacque, all’AMAM ed all’ATI.AMAM risulta collegata al Sistema di Siciliacque nel territorio comunale di Scaletta Zanclea – scrive De Luca – quindi potrebbe ricevere la medesima portata emunta dal Comune di Taormina sulla condotta Amam; in siffatta ipotesi il Bilancio idrico per l’AMAM risulta pari a zero”. Così De Luca a gennaio, ma nella scrittura privata, che è successiva, non si legge nulla in tal senso. Si fa invece riferimento ad un unico e solo allaccio, non si scrive neanche di restituzioni di acqua in favore di Messina. Si indica, quindi, un solo unico apporto di acqua in più da Siciliacque a Taormina per il tramite delle condutture predisposte da AMAM che compenserebbe quello fornito dalla società idrica di Messina.

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