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Doppia nomina di Campagna, scontro frontale tra Pietrafitta e Basile. Il consigliere non ci sta: “Dileggiare chi chiede chiarezza non è corretto”

- 12/06/2025
calderone de leo pietrafitta

Pietrafitta, “la politica si fa con i fatti e la trasparenza, non con le beffe“.

Sebbene si tratti di due enti pubblici – e l’incompatibilità diretta scatti, per legge, solo in caso di commistione con incarichi in enti privati – Pietrafitta evidenzia una sostanziale sovrapposizione di competenze.

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Messina – Doppia nomina di Campagna. La tensione politica a Palazzo dei Leoni sale alle stelle. Al centro del ciclone, la presunta incompatibilità della doppia nomina di Giuseppe Campagna a direttore generale della Città Metropolitana di Messina e, contemporaneamente, a capo dell’Azienda Servizi Municipalizzata di Taormina. Una vicenda che non solo solleva dubbi sulla legittimità degli incarichi, ma che scoperchia un modus operandi, quello del sindaco Federico Basile, sempre più insofferente alle critiche e al controllo democratico.

Il consigliere metropolitano Carmelo Pietrafitta, sindaco di Mazzarrà Sant’Andrea, è tornato alla carica, depositando una seconda e più dettagliata interrogazione. Un atto necessario non solo per correggere alcuni refusi presenti nella prima versione – pretestuosamente usati da Basile per eludere il merito della questione e dileggiare il consigliere – ma per ribadire la necessità di una risposta chiara e definitiva.

BASILE E L’ARROGANZA POLITICA E LA POCA CHIAREZZA

Campagna, De Luca e Basile a cena a Taormina

La prima replica del Sindaco Metropolitano era stata infatti un capolavoro di arroganza politica: vaga nel contenuto, presuntuosa nei toni e infarcita di sarcasmo per un paio di banali errori di battitura. Un atteggiamento che la dice lunga sul fastidio con il quale l’amministrazione Basile riceve e risponde, quando lo fa, alle richieste di chiarimenti.

Ma il punto sollevato dal consigliere è tutt’altro che una formalità. Sebbene si tratti di due enti pubblici – e l’incompatibilità diretta scatti, per legge, solo in caso di commistione con incarichi in enti privati – Pietrafitta evidenzia una sostanziale sovrapposizione di competenze. Le Città Metropolitane, ricorda, hanno un ruolo cruciale nella gestione dei rifiuti, nelle bonifiche e nella tutela ambientale. Le stesse materie di cui si occupa l’ASM di Taormina. Un potenziale conflitto di interessi che merita ben più di una battuta sarcastica.

«Al di là di ogni facile sarcasmo – tuona il Prof. Pietrafitta nella sua nota stampa – ritengo doveroso che venga fornita una risposta seria, puntuale e trasparente ai quesiti che ho formalmente posto. È essenziale che il Consiglio Metropolitano sia messo nelle condizioni di operare con piena efficacia e nel rispetto delle regole».

Parole che pesano come macigni, soprattutto alla luce del contesto. Questa non è una battaglia isolata. È l’ultimo capitolo di uno scontro istituzionale più ampio, che vede il sindaco Basile agire come un monarca, ignorando di fatto l’esistenza del Consiglio Metropolitano. Un comportamento talmente grave da aver provocato l’intervento dell’Assessorato regionale agli Enti Locali, guidato da Andrea Messina, che ha formalmente “bacchettato” Basile, intimandogli di relazionare circa la situazione in cui versa il Consiglio Metropolitano, con l’intenzione evidente di restituire al consiglio le sue prerogative democratiche. E chi aveva sollecitato l’intervento della Regione? Proprio il consigliere Pietrafitta. Viene da chiedersi se l’irritazione di Basile nasca anche da questo.

La chiosa di Pietrafitta è un manifesto di stile e un attacco diretto al metodo Basile: «Credo nel rispetto istituzionale. Nel corso della mia storia politica, non mi sono mai permesso di dileggiare un consigliere comunale soltanto perché magari aveva erroneamente riportato un riferimento normativo. Il rispetto è alla base di ogni rapporto, a tutti i livelli». Un messaggio forte e chiaro: la politica si fa con i fatti e la trasparenza, non con le beffe. I cittadini e i loro rappresentanti eletti meritano risposte, non arroganza. La palla, o meglio la doppia poltrona, ora scotta sulla scrivania del Sindaco.

Basile e De Luca, sindaco di Taormina