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VIDEO – Cardiochirurgia, i genitori umiliati da De Luca. Ma il video sparisce. Missione pro Schifani andata male?

- 23/06/2025
Cateno De Luca al Centro di Cardiochirurgia pediatrica del Mediterraneo a Taormina

Il sindaco di Taormina, dopo giorni di silenzio, incontra le famiglie in presidio contro la chiusura del reparto. L’incontro, secondo le testimonianze, finisce male, con una madre in lacrime. E il sindaco, iperattivo sui social, stavolta non pubblica nulla. Perché?

Dopo lo scontro al presidio di Taormina, le famiglie dei piccoli pazienti replicano al sindaco: “Ci mortifica, ma restiamo qui”. E ricordano quando attaccava Schifani per un fisioterapista. Intanto, sulla sua visita, dai social del sindaco non una parola. Il silenzio si fa assordante.

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TAORMINA – Mentre il conto alla rovescia per il 31 luglio scorre inesorabile, segnando la possibile fine della Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina, il teatrino della politica siciliana mette in scena il suo spettacolo più cinico sulla pelle dei bambini. Da un lato, il calvario dei genitori, in presidio permanente per difendere un’eccellenza. Dall’altro, il protagonismo di un sindaco, Cateno De Luca, che trasforma una visita in uno scontro, ricevendo in risposta una lezione di coerenza e dignità.

La questione è nota: il reparto rischia di essere trasferito a Palermo per effetto del Decreto Balduzzi, dopo un estenuante balletto di tante proroghe in dieci anni. Di fronte all’ennesima scadenza, i genitori hanno chiesto un intervento forte, ricevendo in cambio un’agghiacciante reprimenda. “Sentirci dire che la scelta di attuare un presidio non è utile e non serve perché il Governo Schifani è al lavoro, non solo ci mortifica, ma ci pone dinanzi all’ennesimo dubbio: quanto vale la serenità dei nostri figli per la politica siciliana?“. È l’inizio della durissima nota che le famiglie hanno diffuso dopo l’incontro, smascherando il tentativo del sindaco di delegittimare la loro lotta.

“Ce lo ha insegnato lui”: la lotta dei genitori e l’imbarazzo del sindaco

La replica dei genitori è un capolavoro di analisi politica che mette a nudo le contraddizioni del sindaco. “Vorremmo ricordare a Cateno De Luca che il presidio si è reso necessario dopo che nessuno (compreso lui) ci ha mai dato risposte“, scrivono, per poi affondare il colpo. “Ora comprendiamo che i nuovi accordi politici con il governatore Schifani portino il sindaco ad un ruolo diverso rispetto a quando aggrediva il presidente durante le sue dirette social, perché non aveva mandato un fisioterapista al padre”.

La stoccata è micidiale: “Ci rendiamo conto che le cardiopatie congenite dei nostri figli, magari, possano sembrare meno impellenti di un fisioterapista”. E con amara ironia, i genitori usano le stesse armi del sindaco contro di lui: “In passato ‘ce lo ha insegnato lui’ che la vera lotta si fa sul campo e non dietro gli schermi. E che per cambiare le cose si devono fare gesti eclatanti“.

La visita finita male e il silenzio social

Questo contesto rende ancora più grave quanto accaduto durante la visita di ieri. Secondo le testimonianze, documentate anche da un video dell’emittente Sestarete, De Luca, contestato, avrebbe perso il controllo con una madre, lasciandola in lacrime. Un atteggiamento che gli stessi genitori, nella loro nota, hanno definito “fuori luogo”.

De Luca al CCPM di Taormina

E qui sorge la domanda più tagliente. Cateno De Luca, il politico che ha costruito un impero mediatico sulla diretta social, di questa visita non ha pubblicato nulla. Nessun video, nessuna foto. Un buco nero nella sua comunicazione. Perché questo silenzio? È forse la prova che la sortita mediatica è andata a male, scontrandosi con la determinazione di genitori informati e combattivi, impossibili da usare come comparse per il suo show?

Il “favore” a Schifani e la missione fallita

Resta allora un dubbio, sempre più concreto: e se la visita di De Luca al presidio non fosse stata altro che una maldestra missione per conto terzi? Un tentativo di “fare una cortesia” al Presidente Schifani, provando a convincere i genitori a smantellare un presidio che, giorno dopo giorno, getta un’ombra imbarazzante sul governo regionale. Sarebbe il perfetto compimento di un’alleanza politica, in cui l’ex “bastian contrario” dimostra la sua nuova lealtà, tentando di risolvere un problema per il suo governatore.

Ma il piano, se questo era, è miseramente fallito. La realpolitik, con la sua logica di servitù al nuovo padrone politico per chi, come De Luca, si è sempre professato senza padroni, si è schiantata contro l’autenticità di un dolore che non accetta compromessi né rassicurazioni a vuoto. L’obiettivo di zittire la protesta è stato dismesso dalla dignità dei genitori, lasciando De Luca senza un post da pubblicare e Schifani con un problema ancora più grande e più visibile di prima.

“NON MOLLEREMO MAI!”

Mentre De Luca gioca a nascondino con i suoi stessi follower e lancia messaggi sibillini su una “soluzione” che solo lui e Schifani conoscono, i genitori gli danno l’ultima, definitiva lezione: “Che De Luca reputi o meno utile il nostro presidio poco importa. Visto che non ci viene fornita nessuna notizia chiara, resteremo qui sino a quando non avremo, nero su bianco, la certezza sul futuro di questo centro. La loro lotta, quella vera e senza filtri, continua. E nessuno, assicurano, li farà cambiare idea.

CCPM Taormina protesta genitori