La donna, 41 anni, è piantonata in ospedale e indagata. Gli inquirenti scavano nel dramma di una famiglia stimata per far luce sull’ipotesi di una grave depressione post partum.
MESSINA – Elisa è morta. Resta stabile, invece, ma in prognosi riservata la 41enne che ieri, nel primo pomeriggio, si è lanciata dal primo piano della sua abitazione nel quartiere di Santa Lucia sopra Contesse, stringendo tra le braccia la sua bambina di appena quattro mesi. Per la piccola Elisa, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: è deceduta ieri pomeriggio al Policlinico, dove i medici hanno tentato disperatamente di salvarla dalle gravissime lesioni riportate nel volo.
La madre, una casalinga, è ora ricoverata nel reparto di Neurochirurgia dello stesso ospedale. Sottoposta a continui e approfonditi esami per scongiurare lesioni interne, dovrà affrontare un intervento chirurgico per ridurre le molteplici fratture. La donna è costantemente piantonata dagli agenti di Polizia, poiché la Procura di Messina ha aperto un fascicolo a suo carico. L’ipotesi di reato, formalizzata dalla sostituta procuratrice Giorgia Spiri che coordina le indagini, è quella di omicidio.
La ricostruzione del dramma
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, guidati dal dirigente Vittorio La Torre, la dinamica appare quella di un tragico gesto volontario. Ieri mattina, dopo aver fatto alcune commissioni, la donna è rientrata nel suo appartamento al piano terra. In un momento successivo, con la piccola Elisa in braccio, sarebbe salita al primo piano del palazzo e, da un finestrone che affaccia su un cortile interno, si è lasciata cadere nel vuoto. Un volo di circa tre o quattro metri, il cui tonfo ha richiamato l’attenzione di una vicina di casa, che ha immediatamente dato l’allarme al 118. L’ipotesi degli inquirenti è che non sia salita ai piani più alti per non allertare alcuni cani che, abbaiando, avrebbero segnalato la sua presenza.
L’ipotesi della depressione post partum
Al di là del freddo codice penale, dietro la tragedia si cela un immenso dramma familiare. L’ipotesi principale al vaglio degli inquirenti è che la donna soffrisse di una forte depressione post partum. Dai primi accertamenti non emergono precedenti disturbi psicologici, ma la dinamica lascia pochi dubbi sulla natura del gesto.
La famiglia, composta dalla donna, dal marito 45enne di professione operaio e dalla piccola Elisa, loro prima e unica figlia, viene descritta da tutti nel quartiere come semplice e stimata. La notizia ha raggiunto il padre mentre si trovava al lavoro, gettando nello sconforto lui e tutti i parenti. Per tutto il pomeriggio di ieri, la Polizia Scientifica ha effettuato i sopralluoghi sulla scena della tragedia, mentre la Squadra Mobile ha già ascoltato diversi testimoni. Non appena le sue condizioni mediche lo permetteranno, anche la madre sarà interrogata con tutte le garanzie difensive previste dalla legge.
