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Gioco illegale, continua la battaglia in tutto il territorio nazionale

- 23/06/2025

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, ha intensificato i controlli nell’obiettivo di tutelare i cittadini e favorire la legalità.

E’ di qualche settimana fa la notizia di una nuova maxi operazione condotta dalla Guardia di Finanza di Palermo per contrastare il gioco illegale nella città siciliana. Un’operazione che ha messo in luce i rapporti tra il clan di Porta Nuova e la mafia campana, dal momento che i pannelli, ovvero i siti illegali su cui giocare, erano targati Caserta: erano infatti installati e controllati dalla famiglia di Tommaso Lo Presti che si recava in Campania anche per nuovi carichi di stupefacenti,

Operazioni di questo tipo sono all’ordine del giorno non solo nella nostra regione, ma anche nel resto d’Italia, dove il lato oscuro del gioco pubblico rappresenta una minaccia seria per la salute pubblica, per la sicurezza del sistema e poi anche per l’erario statale. Sì, perché il gambling legale se gestito correttamente rappresenta un comparto economico rilevante, un presidio di legalità e un’occasione di intrattenimento sicuro per i cittadini. Di questo si è parlato durante la seconda edizione degli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in occasione del quale il direttore Roberto Alesse ha tracciato un bilancio chiaro: il contrasto al gioco illegale è una priorità strategica dell’agenzia. Nel solo 2024, infatti, sono stati inibiti 721 siti di gioco non autorizzati, un salto significativo rispetto ai 490 del 2023. Un dato che testimonia un’azione sempre più coordinata, resa possibile da una sinergia tra strutture interne, supporto tecnologico avanzato e collaborazione interistituzionale, in particolare con le forze dell’ordine e la Direzione Nazionale Antimafia.

La differenza tra piattaforme illegali e i siti autorizzati dall’ADM, poi, è netta. I migliori casinò online del nostro paese devono rispettare regole stringenti: sistemi di verifica dell’identità, limiti di deposito, strumenti di autoesclusione, tracciabilità dei flussi finanziari e controlli tecnici periodici. Inoltre, sono obbligati a implementare misure per la protezione dei minori e la prevenzione del gioco patologico. Le piattaforme illegali, invece, operano al di fuori di ogni controllo: non garantiscono la tutela dei dati personali, possono manipolare le probabilità di vincita, sfuggono al fisco e sono spesso collegate a reti criminali, come ha dimostrato il caso di Palermo. Per questo, il lavoro dell’ADM non si ferma al solo blocco dei siti web. L’azione di contrasto è anche fisica e territoriale: nel 2024 sono stati controllati oltre 7.600 operatori del gioco fisico, pari al 15,6% degli esercizi autorizzati. A ciò si aggiungono quasi 2.000 verifiche tecnico-analitiche sui prodotti del tabacco e affini, spesso connessi al mondo del gioco.

Per questo la riforma del gioco attualmente in atto deve prevedere azioni di rafforzamento normativo e di promozione di una vera cultura della legalità, dove il gioco sia percepito come attività regolata e sicura, non come zona grigia dove tutto è possibile. Per farlo, però, serve un impegno collettivo. Serve informare i cittadini sui rischi del gioco illegale, potenziare i controlli, aggiornare le leggi e soprattutto non abbassare la guardia. Perché la legalità, anche nel gioco, è una questione di civiltà.