Oggi si parla di “interventi”… Ma finora quali sono stati fatti? Perché si interviene solo ora e si attende la mobilitazione dell’autorità di Bacino?
Quando il 21 di agosto pubblicammo la quarta puntata di “ReportMe”, il ciclo di approfondimenti sul territorio messinese e l’erosione del suo territorio, quanto mostrammo con l’aiuto dell’ingegnere Gaetano Sciacca, passò quasi inosservato. Oggi il tema della sicurezza del torrente Papardo diventa di piena attualità ed è sotto gli occhi di tutti. L’erosione che temevamo e che avevamo annunciato si è mostrata nella sua gravità, come il paradosso della strada sterrata che costeggia il torrente fino a raggiungere un maneggio ed un campo il campo di rugby. Paradosso nel paradosso è che questo campo, raggiungibile solo attraversando il torrente è designato dalla Protezione Civile quale “zona di ammassamento”! Ma per raggiungerlo chi sta dall’altra sponda del torrente, se fosse in piena, dovrebbe guadare il fiume!

Oggi si parla di “interventi”… Ma finora quali sono stati fatti? Perché si interviene solo ora e si attende la mobilitazione dell’autorità di Bacino? Quando pubblicammo il video sul torrente Papardo che alleghiamo cadde colpevolmente nel silenzio, tacciandolo di voler far politica, anche nel solito e irresponsabile dileggio di chi badava più ai concerti, alle sagre ed ai street food, piuttosto che a mettere in sicurezza i cittadini che oggi hanno paura. Chiedere la loro tutela è politica? Allora, qualora lo fosse, abbiamo fatto politica, buona.

