
Messina, 29 gennaio 2019
“Chiuso per fallimento. Grazie Regione e Stato”. E’ così che il sindaco della Città Metropolitana si è fatto fotografare stamattina davanti allo stemma della ex Provincia Regionale Siciliana. De Luca non riceve risposte dalla Regione nè dal Governo: il prelievo forzoso che pesa sul bilancio della ex Provincia e che ne ingessa tutte le attività e la mancanza di risposte risolutive da parte di “Regione e Stato” ha spinto De Luca ad un atto che servirà a sollecitarli. E’ così che il sindaco metropolitano della città di Messina, Cateno De Luca, dirama il seguente comunicato stampa con post allegato su Facebook ed atto di indirizzo:

“Chiuso per fallimento. Grazie Regione e Stato”, la denuncia del Sindaco metropolitano De Luca
Blocco immediato delle attività finanziarie e del pagamento degli stipendi
Il sindaco metropolitano Cateno De Luca, di fronte alle perduranti difficoltà finanziarie di Palazzo dei Leoni che stanno determinando l’impossibilità di garantire le funzioni fondamentali dell’Ente,chiude I battenti della Città Metropolitana di Messina.
La denuncia è il frutto della paralisi dell’ex Provincia che ha condotto alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2018 ed al cronico disavanzo strutturale ereditato che trova origine nel prelievo forzoso dello Stato che, in questi anni, ha determinato una ingiustificata decurtazione delle entrate proprie dell’ex Provincia.
Un disastro di ancor maggiore portata se si considera che la Città Metropolitana di Messina perderà l’opportunità di utilizzare le risorse provenienti dal Masterplan per importanti infrastrutture e da altri trasferimenti nazionali per un importo pari a 140 milioni di euro circa, mentre per l’edilizia scolastica risultano già finanziate, ma paralizzate, opere per 20 milioni circa.
Alla luce della situazione sin qui delineata, il sindaco metropolitano De Luca ha disposto che gli Uffici finanziari blocchino l’attività gestionale interrompendo ogni atto di impegno finanziario, compresa l’erogazione degli stipendi agli 840 dipendenti.
Si tratta di un’azione di forza nei confronti degli interlocutori nazionali davanti all’impossibilità per le Città Metropolitane di continuare con uno stillicidio del genere affinchè si attivino immediatamente le procedure per porre fine al prelievo forzoso”.
Il sindaco De Luca andrà fino in fondo? La Regione verserà i fondi richiesti per ripianare il bilancio della ex Provincia? Lo Stato rinuncerà al prelievo forzoso? Intanto sono gli 840 dipendenti della Città Metropolitana a tremare, precari in testa.

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