Il sindacato CSA chiede che venga nominato adesso.
Messina, 14 gennaio 2019 – di Giuseppe Bevacqua
E’ ancora avvolta dal mistero cosa sia avvenuto con la procedura di stabilizzazione dei 76 precari comunali, gli ultimi rimasti.
La documentazione necessaria era stata approntata il 13 di dicembre, prodotta in fretta e furia ed inviata il 17 dicembre per l’approvazione dell’iter alla COSFEL, la Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali.
Ma la COSFEL si riuniva il 18 dicembre, un giorno dopo l’invio della richiesta del Comune di Messina e dunque non c’è stato il tempo utile per l’inserimento nell’ordine del giorno, per cui niente stabilizzazione.
Le domande che adesso si pongono al sindaco di Messina Cateno De Luca ed alla sua Giunta, ma anche ai sindacati interessati, sono le seguenti:
1- Come mai e di chi è la colpa se la documentazione necessaria è stata prodotta con notevole ritardo, visto che si trattava della conclusione di un iter già iniziato dalla precedente amministrazione?
2- Si aveva consapevolezza che inviando l’incartamento telematicamente il 17 dicembre, ovvero il giorno prima della riunione periodica della COSFEL, non si sarebbe fatto in tempo ai fini dell’inserimento della stabilizzazione dei 76 precari in quella seduta?
3- E se si aveva tale consapevolezza (come trapela da dichiarazioni informali di un dirigente) come mai non sono stati informati i sindacati e i diretti interessati del fallimento dell’iter?
4- Come mai NON E’ MAI STATO NOMINATO un Responsabile Unico del Procedimento per la stabilizzazione? Sa l’amministrazione che il RUP deve essere nominato al momento dell’avvio del procedimento?
5- Come mai il RUP non è stato ancora nominato?
6- Dov’erano i sindacati quando l’iter di stabilizzazione che si avvaleva del bilancio consuntivo 2018 approvato non andava in conclusione positiva?
Le stesse domande dovrebbero porsele e con urgenza anche i sindacati.
E’ così, in effetti, che adesso il sindacato CSA, risvegliatosi dalle rassicurazioni dei giorni scorsi del sindaco De Luca, chiede proprio la nomina del RUP. Così scrive il sindacato in una nota, al fine di scongiurare “gli errori del passato“. Si chiedono così tempi certi ed un nome responsabile della procedura, visto che di quanto accaduto a dicembre nessuno si è formalmente esposto con dichiarazioni ufficiali da parte dell’amministrazione De Luca. Un silenzio che ha prodotto certamente una doverosa e non “gentilmente concessa” proroga per i 76 precari, da parte del sindaco De Luca, infastidito, probabilmente, dalle richieste di chiarimento sull’errore di dicembre, per il quale ha dapprima parlato di “ritardi del Consiglio Comunale” per poi chiudersi nel silenzio.
Ma il silenzio potrebbe rompersi presto e diventare un rumore fatto di dissenso e protesta da parte degli ultimi 76 in bilico. Quel “rumore” che tanto poco piace al sindaco De Luca, in quanto ne mette in dubbio la bontà del suo operato e della sua Giunta.
Non è più ammesso errore, dunque, anche perchè la mancata stabilizzazione di 76 padri e madri di famiglia, fra cui anche molti vincitori di concorso interno, e con quasi 30 anni di sacrifici alle spalle, sarebbe un boomerang politico per De Luca di tale portata da fargli dimenticare ogni aspirazione alla poltrona di Presidente della Regione Siciliana.
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