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UIL-FILT-CGIL: Salva Messina un salvacondotto perché tutto rimanga nelle “solite mani”

- 27/10/2018

Messina, 27 ottobre 2018 – Nota FILT CGIL UILTRASPORTI

Salva Messina, un salvacondotto per mantenere la co – gestione politico-sindacale di Atm nelle solite mani 

Filt Cgil e Uiltrasporti invitano i sindacati autonomi a non sparare nel mucchio ma a fare nomi e sigle sindacali precise perché è vero, alla luce dei fatti di queste settimane, e lo rimarchiamo senza timore di smentita, che con il nuovo Cda dell’era De Luca “nelle poltrone che contano in Atm è stato confermato il potentato politico-sindacale” ma sono rimasti quelli che c’erano prima e non di certo Cgil o Uil . Riprendiamo esattamente l’espressione utilizzata dagli autonomi in queste ore per dire che in barba al rinnovamento e al cambiamento sbandierato da questa amministrazione comunale, all’Atm nei posti che contano non è cambiato nulla perché evidentemente la firma del Salva Messina è stato funzionale ad ottenere un salvacondotto sindacale che garantisca la sopravvivenza di un sistema che permetta la co-gestione dell’azienda ai soliti noti .
Un sistema che non riguarda ne’ la Cgil nè la Uil che nettamente , a differenza di altre sigle, hanno le mani libere per opporsi alla macelleria sociale sulla pelle dei lavoratori Atm e invitano tutti i dipendenti, anche iscritti alle altre sigle, a partecipare alla grande assemblea del ‪31 ottobre‬ presso palazzo Zanca .
I segretari della Filt Cgil e della Uiltrasporti, Carmelo Garufi e Michele Barresi, vogliono sottolineare che la gestione del potere e delle tessere, come è facile verificare controllando uno per uno chi deteneva ieri come oggi tutti i posti nevralgici dell’Atm , non apparteneva alla Cgil o alla Uil prima così come non gli appartiene oggi. Il sistema di accentramento gestionale/sindacale che vede nelle mani di pochi eletti doppi e tripli incarichi nei posti cruciali dell’azienda, gestiti per anni in barba persino ai principi di rotazione dettati dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anti corruzione, viene di fatto consolidato per garantire la pace sociale, o così si crede, al nuovo corso Campagna – De Luca. Si sono già registrati provvedimenti scomposti, insensati e illegittimi, che abbiamo denunciato, mirati a colpire delegati sindacali di Cgil e Uil, personale operativo, non direttivo, spostato da un incarico all’altro senza effettivo giovamento per l’azienda e senza motivo alcuno, se non con mire punitive. Lo stesso non vale per quei sindacati che invece si prestano in questi giorni a condividere con la nuova amministrazione percorsi politici di liquidazione, tagli ed esuberi nelle partecipate.
Filt Cgil e Uiltrasporti rilanciano quindi l’ultima presa di posizione degli autonomi su Atm e su quel cambiamento tanto sbandierato ma a conti fatti inesistente se si guarda ai ruoli che contano. Però è giusto dire le cose come stanno, individuare e circoscrivere fatti e persone e non fare, come sempre, di tutta l’erba un fascio. Al sindaco De Luca che declama trasparenza e legalità nelle partecipate e che ama i blitz e i dossier consigliamo di valutare meglio le controparti sindacali che si sceglie e ció che accade nelle stanze dei bottoni dell’azienda di via La Farina.