

ROMA – L’attesa è quasi finita. A poche ore dalla prima prova scritta della Maturità 2025, con i plichi telematici già sigillati nelle segreterie delle scuole, il tradizionale toto-tracce giunge al suo verdetto finale. Secondo l’ultima rilevazione del portale specializzato Skuola.net, due “frontrunner” dominano le speranze e le paure dei maturandi: Gabriele D’Annunzio per l’analisi del testo e l’Intelligenza Artificiale per il tema di attualità.
Analisi del Testo: Sarà la volta buona per D’Annunzio?
Il “vate” di Pescara stravince tra i pronostici degli studenti. Quasi uno su due (48%) punta su di lui, una percentuale in continua crescita negli ultimi mesi. Se il Ministero dell’Istruzione dovesse scegliere un autore dell’Ottocento, D’Annunzio sembra una scelta quasi obbligata. Tuttavia, la storia rema contro: il poeta de “La pioggia nel pineto” è un eterno favorito della vigilia, ma non è mai stato scelto per la prova ordinaria, apparendo solo nelle sessioni suppletive.
A insidiare il suo primato, per la prosa, ci sono i “due Italo”: Svevo e soprattutto Calvino, la cui candidatura è rafforzata dal 40° anniversario della sua morte. Per la poesia, invece, la sfida è a tre tra Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e Giovanni Pascoli. Questi ultimi due, però, rappresenterebbero una sorpresa, essendo stati proposti in anni troppo recenti. Tra le “riserve” di lusso indicate dagli studenti figurano anche Primo Levi e Alessandro Manzoni, sebbene quest’ultimo sia difficilmente proponibile per i limiti temporali (post Unità d’Italia) imposti dalla normativa.
Attualità e Testo Argomentativo: dall’IA alla Seconda Guerra Mondiale
Se per la letteratura regna un solo nome, per le altre tracce il ventaglio di opzioni è più ampio. Il tema più atteso, quasi scontato, è l’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulla società. A tallonarlo da vicino, però, è un argomento di forte impatto sociale come la violenza di genere, spinto alla ribalta dai drammatici fatti di cronaca recenti. Sullo sfondo, rimangono vive le grandi questioni esistenziali come il futuro e la ricerca della pace.
Il testo argomentativo potrebbe invece guardare alla storia. Si fa strada con insistenza il doppio anniversario degli 80 anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e dalla morte di Hitler e Mussolini, un possibile spunto per riflessioni sull’attuale scenario di conflittualità globale. Appena fuori dal podio, ma da non sottovalutare, una traccia sull’Europa: i 40 anni dal trattato di Schengen e i 75 dalla dichiarazione di Schumann, uniti a una solida tradizione che la vede protagonista in quasi una maturità su due, la rendono un’ipotesi credibile.
Le speranze degli studenti e il commento dell’esperto
“A poche ore dalla vigilia i maturandi hanno scelto su chi impostare il ripasso finale,” spiega Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net. “Tuttavia, 3 su 10 si preparano al peggio, ovvero a scelte imprevedibili. In passato l’attuale Ministro si è dimostrato solidale, senza proporre scelte stravaganti come Caproni o Magris, e anzi ha permesso il debutto di autori come Verga e Pascoli. Per questo in molti sperano che lo stesso avvenga per D’Annunzio.”
La strategia sembra chiara: puntare sui grandi classici e sui temi caldi, ma tenendosi pronti a ogni evenienza. Le scelte, ad ogni modo, sono state fatte e sono ormai irrevocabili. L’unica cosa che resta da fare è attendere l’apertura dei plichi digitali.
