
Con una nota ufficiale, E-Distribuzione risponde alle accuse, individuando la causa dei disservizi nelle eccezionali ondate di calore e sottolineando come i propri impianti non dovrebbero causare blocchi agli impianti idrici, se questi fossero dotati delle normali protezioni tecniche.

MESSINA – Nel mezzo dell’emergenza idrica che attanaglia la città e del conseguente, inevitabile scaricabarile, E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica, interviene con una nota ufficiale per fare chiarezza e respingere al mittente le accuse di essere la causa dei malfunzionamenti agli impianti idrici dell’AMAM.
La società non nega che si siano verificati dei disservizi, ma ne circoscrive la portata e ne chiarisce l’origine. Le “brevi e temporanee interruzioni” registrate, si legge nel comunicato, sono la “diretta conseguenza delle elevate temperature” di questi giorni. Piccoli blackout che, sottolinea Enel, rientrano nella “fisiologia del sistema di distribuzione”, specialmente in condizioni climatiche così avverse.
Ma il punto cruciale, la precisazione che sposta l’onere della responsabilità, è un altro. E-Distribuzione mette nero su bianco un concetto tecnico fondamentale: queste brevi interruzioni “non dovrebbero causare malfunzionamenti alle pompe degli impianti idrici gestiti da AMAM, salvo in assenza delle protezioni tecniche comunemente disponibili per prevenirli”.
Un modo garbato ma fermo per dire che il problema non risiede tanto nella rete elettrica, quanto piuttosto nell’inadeguatezza degli impianti idrici stessi, che dovrebbero essere attrezzati per fronteggiare cali di tensione di breve durata, un’eventualità tutt’altro che imprevedibile.
L’azienda elettrica, quindi, non solo prende le distanze da un ruolo di capro espiatorio che evidentemente non le appartiene, ma ribalta la prospettiva, evidenziando una potenziale vulnerabilità nell’infrastruttura gestita da AMAM.
Nello spirito di chi vuole risolvere i problemi anziché alimentarli, E-Distribuzione rende noto di aver “fin da subito offerto il proprio supporto per fornire chiarimenti sull’accaduto e condividere soluzioni tecniche volte a migliorare la resilienza degli impianti dei clienti”. Un’offerta di collaborazione che suona come un invito ad AMAM a verificare e, se necessario, adeguare le proprie strutture.
Mentre conferma il proprio “impegno costante nel rafforzare la qualità e l’affidabilità del servizio“, Enel chiude la questione ribadendo un principio di realtà: alcune interruzioni, come quelle causate da un’ondata di calore eccezionale, non sono sempre prevedibili. Starà agli altri sistemi, come quello idrico, essere sufficientemente moderni e resilienti da non andare in tilt al primo, breve, inevitabile disservizio.
