

Se non tuona evidentemente non può piovere. Così anche per l’amministrazione comunale per il tramite del vicesindaco Salvatore Mondello che FINALMENTE, quanto meno, chiarisce che la demolizione delle scale storiche della passeggiata a mare di Messina, secondo quanto riferisce è “Opera pienamente autorizzata, iter trasparente e rispetto delle regole”. Lo è in quanto, secondo quanto scrive Mondello in una nota stampa, “La scelta di far passare l’intervento lungo la passeggiata a mare è stata condivisa ed è stata supportata da tutti i pareri necessari, incluso quello della Soprintendenza, che ha espresso un giudizio positivo sulla proposta progettuale. Il progetto è stato inoltre illustrato in sede di commissione consiliare, con regolare pubblicità anche sul piano politico“. Pertanto proceduralmente tutto in regola, tranne per il fatto che rimane granitica la sorpresa indignata dei cittadini che non ne sapevano nulla.
C’è da chiedersi, allora: ma perché questa amministrazione dimostra che è capace di chiarire solo dopo essere fortemente sollecitata? La condivisione non è forse uno dei pregi e doveri più importanti di ogni gestione, pubblica o privata? Gli amministratori non gestiscono forse un patrimonio anche storico che è di proprietà dei cittadini?
Al netto delle “lezioncine” non richieste sugli iter procedurali, che dimostrano ancora una volta la cifra dell’evidente fastidio con il quale l’amministrazione è costretta a rispondere, rimane il fatto che l’opera avrebbe potuto EVITARE di distruggere, seppur conservandone i materiali, semplicemente prevedendo strutture removibili.
O, ancora meglio, avrebbe potuto sottoporre l’idea progettuale al vaglio della cittadinanza. Sulla questione consiglieri comunali… preferiamo non scrivere ancora.
