
Un aumento che in soli due anni ha raggiunto un valore del +61%.

Cateno De Luca, il sindaco di Taormina, annuncia che con il nuovo piano economico-finanziario è stato definito l’aumento di oltre il 30% della TARI come deliberato in Consiglio Comunale. Ciò deriverebbe dall’aumento dei costi della gestione affidata ad ASM. De Luca si giustifica dichiarando che l’aumento servirà per “adeguare la qualità del servizio alle esigenze della città“. Ma l’impatto sui conti dei taorminesi sarà molto importante e gravoso, visto che la tariffa base oscillerà tra il 35% e il 38% per le utenze non domestiche e tra il 55% e il 57% per le famiglie. Un aumento che in soli due anni ha raggiunto un valore del +61%.
LAPIDARIA MUSOLINO
Commenta la notizia la senatrice messinese Dafne Musolino, come pubblicato da RadioTaormina, che dall’alto della sua esperienza da ex assessore di Messina anche e soprattutto nella gestione e smaltimento rifiuti, scrive lapidaria “Con un aumento del 30% come minimo il servizio doveva migliorare, di che cosa stiamo parlando? La bravura c’è quando, a costi invariati, migliora la qualità del servizio. Logico corollario di quanto sopra è che se davvero per migliorare il servizio era necessario fare un aumento del 30%, allora il precedente servizio non aveva le risorse sufficienti per raggiungere quel livello di qualità”. Come dire: con sempre più soldi saremmo tutti bravi. E sottolinea “Il nuovo servizio gestito da Asm risulta, oltre che particolarmente caro, anche gravoso per quella parte dei residenti ai quali viene imposta l’esposizione dei rifiuti in orario notturno. Ricordo che la Tari deve coprire interamente il costo del servizio, pertanto suggerire a queste persone di rivolgersi ad una ditta privata che curi l’esposizione dei rifiuti non è solo errato ma configurerebbe un ulteriore aggravio dei costi del servizio che ricadrebbe indebitamente a carico degli utenti”.
