
Due giorni senza vendita, due giorni che per le merci degli operatori “in trasferta” potrebbero significare un danno gravissimo.
“Voglio esprimere i miei complimenti a tutto il personale che si è impegnato per questo piccolo grande successo”. Così scriveva sette giorni fa l’assessore al Commercio del Comune di Messina Massimo Finocchiaro riferendosi allo spostamento degli operatori dal Mercato Vascone all’area di parcheggio prospicente. La necessità di spostamento, a lungo pianificata e annunciata, per la verità, è necessaria per poter ristrutturare e riqualificare l’area di mercato. Così stamattina gli operatori, ferma la “contentezza” autocelebrativa dell’assessore Finocchiaro, si sono recati con le loro merci altamente deperibile presso gli stand realizzati apposta. Ma la sorpresa è stata amara quando hanno scoperto che non c’era energia elettrica. Merci delicate e, come detto, deperibili a rischio quindi. L’assessore Finocchiaro, ancora caldo della sua celebrata “vittoria”, è dovuto intervenire in fretta e furia per poter spostare l’apertura di 48 ore. Due giorni senza vendita, due giorni che per le merci degli operatori “in trasferta” potrebbero significare un danno gravissimo. Ma tanto, la colpa è sempre degli altri… in questo caso l’Enel.
