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Garante dell’Infanzia Messina, silenzio di chi lo ha proposto e imbarazzo istituzionale. Quanto costa ammettere l’errore?

- 21/11/2024
assessore calafiore

E’ comprensibile che di fronte a prove ormai evidenti, e certificate anche dalla Segretaria Generale del Comune di Messina, dell’ineleggibilità dell’attuale Garante dell’infanzia e dell’Adolescenza, nessuno voglia prendersi la briga di ammettere l’errore. Forse la paura è dettata dal doverne rendere conto a “qualcuno” di questa ennesima “svista” che può tranquillamente essere definita errore marchiano?

Padre Giovanni AMANTE non poteva essere eletto perché ministro di culto della Chiesa Ortodossa. Padre Amante veste abiti talari in pubblico e conduce manifestazioni religiose.

padre amante

Alla luce di questi fatti incontrovertibili e documentati, che collidono con i requisiti stabiliti per l’eleggibilità del Garante, non si comprende come mai non si riesca, come scrive Palmira Mancuso di +Europa, a ristabilire la regolarità, anzi la legittimità della carica ricoperta da chi non potrebbe. Nulla contro Giovanni Amante, ma solo richiesta, certamente, di intervento nei confronti di chi può intervenire.

CHI PROPOSE ALLORA GIOVANNI AMANTE PERCHE’ NON LESSE IL CURRICULUM? Era già tutto chiaro.

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In tutto questo non è comprensibile il silenzio di chi Padre Amante l’ha proposto per la carica di Garante. Perché l’assessore alle Politiche Sociali, Alessandra Calafiore, che lo propose il 7 febbraio di quest’anno, con tanto di curriculum allegato, non lo invita adesso a desistere e prendere atto dell’errore commesso dall’amministrazione comunale? E come mai l’assessora non si accorse, leggendo il curriculum, che legittimamente e correttamente Padre Amante aveva chiaramente scritto di essere stato “ordinato sacerdote ortodosso – parroco per Messina- Chiesa Ortodossa Ucraina oggi sotto la protezione canonica del Patriarcato di Costantinopoli”? Qualora se ne fosse accorta allora si sarebbero risparmiati carteggi, pareri, polemiche e costi, oltre che un imbarazzante parere positivo dell’intero Consiglio Comunale.

Citando sempre Palmira Mancuso: “Proprio ieri, durante la Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza organizzata dal Comune, il Garante è stato citato tra i promotori dell’evento come se nulla fosse, ignorando del tutto le gravi questioni di ineleggibilità e incompatibilità che lo riguardano e che, da mesi, tengono bloccata la sua funzione istituzionale”.

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