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Crisi idrica Messina – Consiglio comunale inconcludente. Dati su Taormina non pervenuti nemmeno da AMAM ma per le navi tutto ok!

- 25/09/2024

Messina è ancora in emergenza idrica e così rimane. Almeno questo nessuno ha potuto smentirlo, neanche un rilassatissimo sindaco che, in un consiglio comunale dove si annunciava addirittura l’istituzione di una commissione di inchiesta (della quale non se n’è fatto nulla, OVVIAMENTE), avrebbe dovuto quanto meno essere teso.

E invece, dopo un momento di sano nervosismo ed un gesto di stizza (povero microfono) a seguito della reazione alla reiterata richiesta di dimissioni, da parte di Fratelli d’Italia, all’indirizzo della Presidente di AMAM Bonasera, il Sindaco di Messina si è mostrato tranquillo, a tratti finanche giocoso e divertito. Buon per lui, meno per i consiglieri, ancor meno per i cittadini, soprattutto quelli senz’acqua.

Novità emerse dal consiglio comunale di oggi? Nessuna sul fronte occidentale, per citare un bellissimo film di guerra, bruttissimo invece quello visto oggi.

Ma qualche novità, però, tra le righe, questa seduta consiliare l’ha consegnata ai posteri ed ai poveri utenti di AMAM: in primo luogo, in tema di bypass Taormina, la Presidente Bonasera ha ammesso più che candidamente che “Siciliacque è tenuto a presentare i dati del ‘vettoriamento’ (che non è italiano Sindaco!) solo TRIMESTRALMENTE“.

Ma allora ci chiediamo come e con quali consapevolezze AMAM, il Sindaco di Messina e quello di Taormina hanno fino ad oggi vantato la “piccolezza” della fornitura e del servizio per il quale AMAM, lo ribadiamo, non si è confrontato con il consiglio comunale?

E, per dirla con Calabrò, “se l’acqua la chiedeva il comune di Furci (ad esempio) Amam sarebbe stata disponibile?“. Che tradotto vuol dire: abbiamo dato acqua, qualsiasi sia la sua quantità, a Taormina perché il suo sindaco è chi ha fondato il movimento di cui fa parte il Sindaco di Messina? Legittima domanda, alla quale Basile ha risposto citando Giardini. Vero, ma quella di Giardini è una quota di solidarietà che non supera i 5 litri al secondo, mentre quel che prevede la convenzione è fino a 60 litri secondo: altro che solidarietà!

Ed a proposito della convenzione: ATI è stata coinvolta ma non ha mai dato il proprio benestare. Quel che ha fatto è stato prenderne semplicemente atto, che è cosa diversa. Inoltre: i consiglieri se volevano visionare la convenzione sarebbe bastato leggere il nostro articolo dell’8 aprile. Pensate un po’, noi l’avevamo trovata già a marzo di quest’anno!!

In ultimo: non consola sapere che mentre ci sono quartieri e condomini interi che ricevono acqua solo per un’ora/un’ora e mezza, sulle navi invece l’acqua è consegnata per quasi 12 ore al giorno!

Conclusione? Degna di nota la consigliera Di Ciuccio che in un’atmosfera non facile ha messo in fila tutti i punti che andavano chiesti, ma si sa una noce nel sacco non fa “scruscio”. Per il resto? Consiglio comunale inconcludente, e visto i toni rilassati e le risate, un boomerang rivolto contro i cittadini che sapranno contro chi rilanciarlo.

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