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SCUOLE AL FREDDO: le valutazioni di SOLUZIONE SCUOLA, rete dei genitori di Messina

- 10/01/2019

Messina, 10 gennaio 2019

La Scuole di Messina al freddo. Una costante, purtroppo, che di anno in anno non si riesce a risolvere con interventi tempestivi e programmati. Si ricorre così a sistemi d’emergenza come le piccole stufe non a norma e che determinano alti consumi di energia elettrica. L’attenzione al problema quest’anno la pone il consigliere comunale Alessandro Russo che pochi giorni fa ha presentato un’interrogazione al sindaco di Messina Cateno De Luca ed all’assessore al ramo. Nell’interrogazione il consigliere delinea la situazione delle scuole cittadine, che definisce “preoccupante”. In particolare:

  • Liceo “Seguenza” : impianto disattivo per interventi necessari di manutenzione
  • Liceo “La Farina“: impianto non funzionante per bollette arretrate e non pagate, situazione smentita, però, più avanti.
  • Istituto “Caio Duilio“, sezione distaccata: senza riscaldamento per impianto non funzionante
  • Liceo “Archimede” impianto non funzionante in molte aule
  • Istituto “A.M.Jaci” : impianto non funzionante

Così il consigliere comunale scrive al sindaco nella sua interrogazione: “Come al Sindaco non sfuggirà le condizioni di vivibilità minime delle scuole superiori si riducono notevolmente per la carenza dei sistemi di riscaldamento e, benché la stagione invernale alle nostre latitudini sia breve, è d’altro canto vero che ormai da diversi giorni e prevedibilmente anche nelle prossime settimane, si avranno delle condizioni meteorologiche molto rigide per la nostra città. Così, continua il consigliere Russo, pur nella ristrettezza e nella difficoltà economica che vive la Città Metropolitana, mi sembra moilto grave che negli anni scorsi non siano mai state predisposte le misure necessarie ed i lavori conseguenti per ripristinare, negli istituti superiori interessati, le condizioni di funzionamento adeguato dei sistemi di riscaldamento“.

Così in conclusione il consigliere comunale Russo chiedeva al Sindaco De Luca “un urgente interessamento per verificare le condizioni di funzionamento degli impianti di riscaldamento degli istituti della città ed individuare le misutre per attivarsi e superare le difficoltà”.

Fin qui il consigliere Russo e la sua interrogazione. A questa risponde e pone delle precisazioni Leo Brancatelli, presidente di Soluzione Scuola, Rete dei genitori appartenenti agli istituti Superiori della Città di Messina.

Leggo le notizie di stampa relativamente alla segnalazione del Consigliere Comunale Alessandro Russo e ritengo opportuno intervenire per i seguenti motivi:
– innanzitutto per ringraziare il Consigliere per essersi interessato andando anche oltre il suo mandato, essendo la competenza sulle Scuole Superiori demandata alla Città Metropolitana e non al Comune di Messina. E’ da lodare, pertanto, il senso civico che lo ha spinto a evidenziare i problemi degli impianti di riscaldamento delle scuole Seguenza, Archimede, Jaci, Caio Duilio e La Farina;
– poi, per lamentare il senso di “solitudine” che caratterizza l’attività, da un lato, delle Istituzioni Scolastiche e, dall’altro, della struttura tecnica della Città Metropolitana: nel corso degli anni non si contano le segnalazioni di vetustà e mancanza di manutenzione che i Dirigenti Scolastici hanno segnalato relativamente alle varie strutture e altrettanto puntuali sono state le risposte dei Tecnici che hanno sempre cercato di barcamenarsi all’interno di partite di bilancio inconsistenti e finanziamenti che, prima di diventare lavori eseguiti e collaudati, risultano già diventati inadeguati e insufficienti per risolvere alla radice problemi che andrebbero affrontati con partite economiche ben differenti; in questa situazione è un miracolo che, anno dopo anno, si riesca a tenere aperte le nostre scuole e la segnalazione del Consigliere Russo dovrebbe essere solo il primo passo per aspirare ad un serio programma manutentivo che neanche l’iniziativa del Sindaco De Luca a inizio anno (mancanza di agibilità nelle scuole cittadine) è riuscita a concretizzare. Altra questione è, poi, quella legata alla gestione delle forniture per i servizi elettrici, idrici,
telefonici e del gas. Le Città Metropolitana, da alcuni anni, si è dotata di un regolamento che ha imposto il trasferimento dei contratti per le superiori utenze in capo alle Istituzioni Scolastiche. Queste sono costrette a sobbarcarsi l’onere del pagamento delle fatture per poi richiederne il rimborso alla Città Metropolitana stessa.  Una situazione contabile che, spesso, mette in ginocchio le Istituzioni Scolastiche che devono riferirsi (con gravi conseguenze per la didattica dei nostri figli) a somme del proprio asfittico bilancio per pagare le fatture degli Enti fornitori per poi aspettare tempi lunghi per ottenere il rimborso dalla Città Metropolitana. Più volte e in più sedi si è invitato chi di dovere a favorire la retrocessione della Città Metropolitana da questa singolare situazione contabile che serve solo a creare disfunzioni e a sobbarcarsi direttamente del pagamento delle fatture, evitando il coinvolgimento delle Istituzioni Scolastiche.
Il Consigliere Russo, nella sua segnalazione, ha citato il La Farina proprio per le fatture arretrate non saldate dalla Città Metropolitana. Questo ha comportato che l’Istituzione Scolastica abbia dovuto farsi carico di migliaia di Euro di esborsi per anticipare i pagamenti che, solo grazie alla capacità gestionale della Dirigenza, non ha comportato neanche un giorno di mancata erogazione del servizio di riscaldamento della scuola (a differenza di quanto erroneamente segnalato dal Consigliere Russo).
Si coglie, quindi, anche questa occasione per invitare il sindaco della Città Metropolitana a volere prendere in seria considerazione, se non gli interventi manutentivi indispensabili per la corretta gestione dei locali scolastici, quanto meno la soluzione di questa questione meramente contabile che, ad altre latitudini, non solo sarebbe già risolta, ma quasi certamente non avrebbe avuto ragione di esistere: occorre immediatamente riformare il Regolamento sul punto sopradescritto”.