

La comunicazione fatta lo scorso 16 giugno dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Messina a tutte le aziende sanitarie della città circa la potenziale presenza nelle acque costiere della provincia di Messina di Ostreopsis Ovata che può mettere a rischio la salute pubblica (in allegato), ha indotto il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, a richiamare l’attenzione del sindaco Federico Basile, chiedendogli di verificare il grado di rischio che la stessa ASP ha denunciato nella sua missiva.
La cosa che salta più all’occhio intanto – evidenzia Gioveni – è che nella nota divulgata dall’azienda sanitaria non risulta fra i destinatari in indirizzo proprio il sindaco nella sua veste di massima autorità sanitaria locale (venuto a conoscenza della vicenda solo stamattina dal sottoscritto) e ciò lo ritengo assurdo se si considera che gli effetti tossici di questa specie algale, come scrive lo stesso Dipartimento di Prevenzione, non si limitano a colpire solo i bagnanti ma anche i residenti nelle aree costiere a causa della nebulizzazione delle tossine.
Peraltro comincia già ad emergere una legittima preoccupazione su tanti gruppi whatsapp in cui la nota dell’ASP è diventata virale – prosegue il consigliere – e mi sembra evidente il fatto che in una stagione estiva appena iniziata la cittadinanza vorrebbe essere rassicurata visto che nella comunicazione del 16 giugno si fa espresso riferimento a numerosi sintomi di natura respiratoria, oculare e cutanea che possono pregiudicare la salute pubblica, in particolare quella di anziani e bambini con patologie respiratorie croniche.
Per tutti questi motivi – conclude Gioveni – ho chiesto al sindaco Basile di approfondire la questione sanitaria e, se lo ritiene, magari attraverso una propria ordinanza, fare le opportune raccomandazioni ai bagnanti e agli stessi cittadini residenti in prossimità dei litorali.
COS’E’ l’ Ostreopsis Ovata
’Ostreopsis ovata è un’alga microscopica unicellulare (gruppo dinoflagellati) che vive comunemente nelle calde acque dei mari tropicali sulla superficie di alghe rosse e brune ma ha trovato condizioni climatiche ottimali di sviluppo anche nelle acque del Mar Mediterraneo, comprese molte aree costiere italiane caratterizzate da coste e fondali a prevalente natura rocciosa.
