
L’attuale sindaco di Taormina, protagonista in passato di plateali visite al reparto (spesso in coincidenza con le campagne elettorali), oggi resta in silenzio di fronte al presidio permanente dei genitori.

Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina: una data cerchiata in rosso incombe sul futuro di migliaia di famiglie: il 31 luglio 2025. Entro quel giorno, il Centro Cardiologico Pediatrico (CCPM) dell’ospedale San Vincenzo di Taormina, un’eccellenza sanitaria riconosciuta, potrebbe cessare la sua attività. Una prospettiva che ha scatenato una mobilitazione disperata di famiglie e sindacati, in lotta contro il tempo e l’immobilismo della politica.
Storia di un’Eccellenza Nata per Evitare i “Viaggi della Speranza”
Il CCPM di Taormina nasce nel 2010 con un obiettivo vitale: mettere fine ai “viaggi della speranza” per i bambini siciliani affetti da cardiopatie. Grazie a una convenzione strategica con l’Ospedale Bambino Gesù di Roma, a Taormina è stato creato un polo di altissima specializzazione, diventato un riferimento per tutto il Sud Italia e classificatosi nel 2021 come il terzo centro in Italia per volumi di interventi.
I Motivi della Chiusura: Un Decreto e il “Posto” Occupato da Palermo
Il rischio chiusura nasce da un decreto ministeriale che prevede un solo centro di alta specialità per Regione. In applicazione di ciò, la Regione ha individuato nell’Ospedale Civico di Palermo la sede del nuovo hub, la cui gestione è stata affidata al Gruppo San Donato di Milano. La nascita di questa struttura ha di fatto portato la Sicilia al limite massimo di centri previsto, complicando drasticamente ogni possibilità di rinnovo per Taormina. Di fronte alle proteste, il Ministero ha suggerito dirottare il personale verso Catania o Messina, anziché insistere su Taormina.
La Mobilitazione e il Silenzio della Politica Locale

La difesa del centro è diventata una battaglia politica trasversale. Tra le voci più critiche spicca quella di Antonio De Luca (M5S), che ha dichiarato: “Siamo stanchi di assistere a questa telenovela sulla pelle dei bambini. Il governo regionale e l’assessore alla Sanità devono smetterla di nascondersi e dire chiaramente cosa intendono fare. Smantellare un’eccellenza funzionante per inseguire accordi burocratici è una follia che pagheranno solo le famiglie. Serve un’azione immediata, non l’ennesimo rinvio.” A lui si sono unite le voci di altri esponenti come Eliana Longi (FdI), Dafne Musolino (IV), che ha inserito la vicenda in un Ordine del Giorno al Senato e Bernadette Grasso (Lega).
Il silenzio stridente di Cateno De Luca Sindaco di Taormina. Visite solo durante le campagne elettorali

In questo coro di appelli, stona però il silenzio assordante del primo cittadino di Taormina, Cateno De Luca. Nonostante il presidio permanente dei genitori sia iniziato il 15 giugno proprio nella sua città, e malgrado la sua alleanza politica con il presidente della Regione Schifani, non sono pervenute dichiarazioni ufficiali del sindaco sulla protesta in corso, una circostanza che non è passata inosservata e che pesa come un macigno sulla vicenda. Perché De Luca tace, nonostante le sue prese di posizioni passate e le visite del reparto, anche in periodo elettorale? In particolare quelle per le elezioni comunali di Taormina (primavera 2023) e per le elezioni europee (primavera 2024).
Il cuore delle famiglie e dei propri cari
Il cuore della protesta resta infatti quello delle famiglie. Dal 15 giugno 2025, genitori e sigle sindacali, tra cui Codacons e UGL Salute, hanno allestito un presidio permanente davanti all’ospedale, chiedendo a gran voce chiarezza e la stabilizzazione definitiva del centro.
Il Ruolo della Regione e i Prossimi, Decisivi Passi
La posizione della Regione, guidata da Renato Schifani, resta complessa. Dopo aver seguito l’iter nazionale, la pressione pubblica ha spinto a chiedere una deroga. Il futuro è ora appeso a una serie di passi cruciali:
- La Scelta della Regione: Entro luglio 2025, la Regione deve ottenere la deroga da Roma o definire un piano operativo credibile per un’altra sede, garantendo la continuità.
- La Parola del Governo: Il Ministero della Salute e l’assessorato regionale devono esprimersi in modo definitivo sul futuro del modello Taormina.
- Un Tavolo per la Continuità: È ritenuto indispensabile e urgente istituire un tavolo politico-tecnico permanente che includa tutti gli attori coinvolti per gestire la transizione e salvaguardare le famiglie da nuovi, inaccettabili “viaggi della speranza”.
