
Decisione netta e totale accoglimento da parte del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Regione Siciliana del ricorso avverso la decisione del Comune di Malfa di ritenere abusiva la nota costruzione abitativa definita “Casa del Postino” di Pollara nell’isola di Salina. Il CGA ha esaminato il ricorso proposto dagli avvocati Francesco Rizzo e Dario Carbone del Foro di Messina che avevano impugnato la decisione del Comune di Malfa che avrebbe proceduto alla demolizione dell’abitazione che riveste un indubbio valore storico della storia del Cinema Italiano visto che proprio in quella casa è stata ambientata parte del film “Il Postino” di Massimo Troisi, nella parte relativa alla dimora di Pablo Neruda costretto al confino.
“Non può omettersi – scrive il CGA in sentenza – il rilievo che assume, nella ponderazione degli interessi, la circostanza che nell’immobile in questione è ambientata l’opera cinematografica ‘il Postino’, diretta da Michael Radford nel 1994 e nella quale Massimo Troisi, noto attore napoletano, si è esibito nella sua ultima interpretazione. La ‘Casa del Postino’ ha assunto un oggettivo e significativo interesse culturale a causa del suo intrinseco legame con la storia della moderna cultura cinematografica e, in via mediata, con la storia della poesia e dell’arte. Nella finzione scenica la casa è la residenza del poeta Pablo Neruda dove il postino si reca per consegnare la posta e ascoltare le bellissime parole del
poeta Pablo Neruda. Così che tra la conformazione della casa di cui qui trattasi, l’arte recitativa di Massimo Troisi e la poesia di Pablo Neruda si è dato vita, nell’immaginario collettivo, a un intrinseco rapporto dove ciascuno degli elementi rimanda all’altro, con la conseguenza che l’immobile rimanda immediatamente non solo alla notissima figura dell’attore italiano Troisi, ma anche alla poesia internazionale ed eterna di Pablo Neruda”.
Il CGA pertanto, “ritiene che il ricorso in esame debba essere accolto sotto gli assorbenti profili indicati, con conseguente annullamento dell’atto impugnato, ferma restando l’inammissibilità, in questa sede, della richiesta ‘declaratoria della Casa del Postino quale bene culturale e paesaggistico e di notevole interesse pubblico’ “. Tale richiesta, pertanto, dovrà essere eventualmente soddisfatta dalla Regione Siciliana.
