Si è tenuta ieri la Commissione consiliare sui Servizi Sociali al Comune di Messina.
Il caso in discussione è stato quello inerente la regolarità della procedura di nomina del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Messina Giovanni Amante. Ma ieri era assente in aula l’attore divenuto principale nella questione: il dirigente comunale Salvatore De Francesco. Il dirigente era in ferie, ma in aula era presente la segretaria generale Rossana Carrubba che ha risposto alle richieste di chiarimento dei consiglieri ribadendo che la responsabilità di quella, come abbiamo scritto più volte, che è una nomina che non poteva essere formalizzata vista l’appartenenza di Padre Giovanni Amante in qualità di ministro del culto, alla chiesa Ortodossa, e che la rappresenta a Messina.
Quindi la attribuita “responsabilità” dell’evidente “svista”, l’ennesima, sarebbe in carico all’assente dirigente che, in quanto tale però, ha letteralmente eseguito quanto indicatogli. Il dirigente, cioé, null’altro potrebbe aver fatto se non eseguire la ratifica della nomina a Garante di Padre Amante, a seguito del controllo di regolarità, che a monte, dovrebbe essere stato svolto da chi di competenza.
Ma la domanda è: perché l’attuale Garante ancora in carica, alla luce delle evidente irregolarità, ormai riconosciuta anche dalla stessa Amministrazione, non decida di fare il gran passo e dimettersi? Ciò vista anche la delicatezza del suo incarico che è chiamato ad intervenire su fasce di popolazioni quanto mai fragili?
Condividi: