Vige il massimo riserbo da parte della Procura sull’identità del prete arrestato e posto ai domiciliari nella giornata di ieri con l’accusa di aver commesso atti di violenza sessuale in danno di una donna extracomunitaria ospitata presso una comunità di accoglienza. Non trapela il nome ed inoltre la Curia fa sapere con una nota di non aver ricevuto alcuna segnalazione dalla Procura della Repubblica di Messina.
Indiscrezioni non confermate riferiscono che il prelato sia proveniente dalla città di Milazzo. C’è anche da dire che nulla obbliga la Procura ad inviare alla Curia alcuna informazione circa ordinanza di arresto in corso o eseguite.
Una vicenda squallida ma tutta da accertare, la cui gravità, se confermata, sarebbe ancora di più esasperata non solo perché sarebbe stato un uomo di Chiesa a commettere i turpi atti ma perché vittima delle violenze è una donna fragile con già alle spalle una storia di sofferenza e violenza patita. L’attenzione deve, pertanto, essere massima ai diritti ed al patimento della vittima.
I fatti risalirebbero all’estate di due anni fa, quando la vittima era giunta in città da poco ed affidata ad una casa di accoglienza. Le indagini sono in corso volte ad accertare la sussistenza delle accuse e la loro veridicità.
Condividi: