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REMS di Naso: la senatrice Musolino e l’onorevole Faraone, Italia Viva, in visita alla struttura.

- 04/09/2024

REMS: acronimo che sta per “Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza”. Le REMS hanno sostituito gli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) aboliti nel 2013 e chiusi definitivamente il 31 marzo 2015. Sono previste dalla l. 81/2014 per accogliere le persone affette da disturbi mentali, autrici di reati, a cui viene applicata dalla magistratura la misura di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario o l’assegnazione a casa di cura e custodia.

Ne esistono 33 in tutta Italia, solo due in Sicilia, a fronte di una lunga, quanto drammatica, lista di attesa di detenuti con problemi psichiatrici incompatibili con il regime carcerario, e che a causa dell’insufficiente numero di posti disponibili in queste strutture gestite a metà tra ASP e Prefetture, è destinata ad allungarsi senza soluzione.

In Sicilia esistono due REMS: una a Caltagirone ed una in provincia di Messina, a Naso.

In quest’ultima il 19 agosto si è recata in visita una delegazione parlamentare siciliana di Italia Viva, rappresentata dalla senatrice Dafne Musolino e dal deputato Davide Faraone.

Una realtà difficile e necessaria. Difficile per il numero di personale insufficiente e che presenta una grande ed insostenibile sfida per la sicurezza degli stessi operatori, nonché necessaria perché senza queste due strutture in Sicilia molti detenuti con problemi psichiatrici sarebbero costretti a sostenere la vita carceraria, un mondo a parte le cui logiche mal si conciliano con chi ha bisogno di assistenza, cura ed ascolto. Il numero di ospiti (una trentina) è solo la punta dell’iceberg del bisogno di strutture come queste in Sicilia.

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“Qui sono tutti pericolosi” dichiara alla delegazione il dottor Giuseppe De Luca, che dirige la struttura. “Questo stabile è stata completamente ristrutturato ed è in attesa di ospitare anche una comunità per tossicodipendenti con doppia diagnosi“. Con il termine “doppia diagnosi” si intende quei soggetti che oltre ad avere una dipendenza da sostanze psicotrope hanno anche sviluppato patologie psichiatriche comportamentali dovute proprio all’abuso di stupefacenti. L’apertura di una struttura adibita alla cura ed al recupero di questa tipologia di dipendenza costituirebbe un’innovazione epocale per la Sicilia, ma anche per il sud Italia, visto che la comunità con doppia diagnosi più vicina si trova a Viterbo.

La Rems di Naso che abbiamo avuto modo di visitare oggi – ha detto la senatrice Musolino – è una realtà che, secondo quanto ci è stato riferito, necessita di attenzione e di supporto, sia in termini di organico del personale, sia in termini di sicurezza. Le Rems sono le strutture che consentono ai detenuti con patologie psichiatriche di scontare la pena in sicurezza, con la dovuta assistenza psichiatrica e capaci di modulare adeguatamente le attività di recupero. Il limite, purtroppo, è rappresentato dal basso numero di posti disponibili, si pensi, infatti, che a Naso sono solo 20, ma anche dall’esiguo numero di strutture che in Sicilia sono 2. Ciò spiega l’esistenza di lunghe liste di attesa che non consentono a gran parte di detenuti con patologie psichiatriche di poter accedere alle Rems, costretti, pertanto, a scontare la propria pena in carcere, con grande disagio sia per loro stessi che per il resto della popolazione carceraria. L’attenzione di Italia Viva, pertanto, è massimamente orientata all’incremento di strutture e all’aumento dei posti disponibili, affinché le condizioni di detenzione non ledano la dignità dell’uomo” ha concluso la senatrice.

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