La rappresentanza Parlamentare siciliana di Italia Viva, composta dalla Senatrice Dafne Musolino e dal deputato Davide Faraone, si è recata oggi in visita al nosocomio di Patti. Scopo della visita accertare le condizioni operative dell’ospedale “Barone Romeo”, alla luce delle recenti notizie di cronaca che hanno evidenziato delle anomalie nell’attività del Pronto Soccorso. Nelle ultime settimane, infatti, sono balzate all’attenzione della cronaca due notizie inerenti una “ingessatura” anomala realizzata con cartone e il drammatico decesso di una turista di 62 anni, domiciliata nel milanese ma originaria della Sicilia, che si era recata al pronto soccorso di Patti per dolori lancinanti all’addome, sintomo di una occlusione intestinale non diagnosticata se non in ritardo che l’ha condotta alla morte. “La visita – detto la Senatrice Musolino – ha permesso di accertare come la struttura ospedaliera di Patti operi con evidenti carenze di organico. Il pronto soccorso di Patti ha meno della metà dei medici necessari a farlo funzionare. L’anestesiologia è in affanno ma ha unità operative importanti come l’Utin, l’Ostetricia, il Centro Trasfusionale e l’Emodinamica. Quin di un ospedale importante che copre un comprensorio notevole”.
“Mai come in questo momento è importante toccare con mano le realtà in cui operano gli ospedali siciliani – ha ribadito la Senatrice Musolino – perché solo così è possibile per noi ricevere le istanze che provengono dagli operatori. Istanze che porteremo avanti a livello nazionale. Ciò che emerge da queste nostre visite presso gli ospedali come quello di Patti, mostrano una Sanità siciliana in grande affanno,dove le misure messe in atto dal Governo Schifani si dimostrano, fatti alla mano, prettamente populiste. Abbiamo ultimamente audito in Commissione Parlamentare Sanità l’Assessore regionale Giovanna Volo e le risposte sono mancate, in quanto l’assessore non è stata in grado di fornirci una relazione che descrivesse la situazione nell’isola”.
“E’ necessario – ha continuato la Musolino – determinare un fotografia fedele e dettagliata della condizione attuale della Sanità siciliana, che attesti la gravissima carenza di personale, soprattutto di medici nell’ambito emergenziale, come anestesisti e cardiologi. A ciò dovrà essere affiancato un forte intervento governativo che attenzioni in special modo le realtà ospedaliere di frontiera, come quelle della provincia messinese, che servono un ampio bacino di utenza per un territorio particolarmente vasto, o come quella di Lipari e delle isole, realtà per le quali servono interventi e incentivi affinché possa sussistere una maggiore disponibilità di medici”.
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