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Più acqua per tutti! Il “dogma Taormina” continua. Ma in sei anni solo progetti. “La mia acqua” che passa da Messina

- 08/08/2024

Cosa ha dimostrato oggi la “conferenza” dei Sindaci di Messina e Taormina? Il lungo preambolo del Sindaco di Taormina, dimostra, con l’assenso di quello di Messina, che nulla è cambiato dall’insediamento di De Luca fino a quello di Basile. L’acqua si perdeva già prima durante il tragitto che compie nella rete idrica cittadina, e ancora oggi si perde, come prima.

IL “PARCO DEI SOGNI”

Il “parco progetti”, quel libro dei sogni, raccolto in un contenitore azzurro con tanto di copertina, è rimasto tal quale, un insieme di progetti irrealizzati e senza fondi concreti. Solo carta, che non rileva, che è ancora oggi, dal 2018, solo mera programmazione che in sei anni non si è tramutata in realtà.

Messina aveva, già prima della coppia De Luca / Basile, difficoltà a ricevere acqua nelle case, soprattutto d’estate, e oggi, nonostante due sindaci, soffre ancora degli stessi problemi, aggravati dalla siccità incipiente. Sei anni in cui i progetti “in parte li abbiamo avviati e in parte li avvieremo. Ma in SEI ANNI, nulla è cambiato. Le due amministrazioni hanno prodotto solo carta ed interventi, come i 5 stop idrici, che hanno inciso un bel niente su quel 57% di dispersione idrica di Messina. Un pacco di “carta” che spiega solo come non si è riusciti ad ottenere i fondi necessari e che oggi non ci sono più.

Anche oggi si è parlato di fonti alternative, di pozzi che “stiamo approntando per l’uso”. Pozzi e fonti alternative che potevano di certo essere “approntate” e captate ben prima, ma di cui dopo SEI ANNI SEI di continuità amministrativa non vi è traccia! E invece si corre adesso ai ripari con l’abuso del verbo fare al futuro…

E il passato, dal 2018 a oggi? Se non si è fatto “non è colpa nostra”. La colpa è del Ponte che ha assorbito la maggior parte dei Fondi di Sviluppo e Coesione, ma anche di Musumeci, di Schifani.. La colpa è “degli altri”, ma non è mai di sé stessi.

LA “PROVA” DEL NOVE E GLI “SHIACALLI”

La colpa è anche degli “sciacalli”, brutti e cattivi, delle “merde”, di coloro che chiedono legittime spiegazioni. Ma la “prova del nove” oggi non ha funzionato. Se non a proprio uso e consumo, secondo un copione da noi ieri anticipato (ma in un posto diverso da quello che avevamo immaginato).

La “prova” oggi si è svolta, con un amabile teatrino mediatico tra Messina e Taormina, con quella misurazione che non spiega nulla, se non l’aver fotografato l’oggi.

Irresistibile lo svolgimento: Basile, ottima spalla su cui appoggiarsi per De Luca, quasi come Mike con Sabina Ciuffini, tra simpatiche battute e risatine strappate agli astanti, giornalisti che hanno sfidato il caldo del mezzogiorno d’agosto pur di incontrare De Luca, ha eseguito la misurazione dell’acqua che in quel momento transitava da Siciliacque verso Messina.

Nel frattempo, quel simpatico tuttofare di Pippo Campagna, quasi come avveniva con la seconda valletta di Mike, del caso il mancato Sindaco di Sicilia, scansando, più o meno abilmente, i trabocchetti delle gallerie di contrada Sirina, a Taormina, comunicava la misurazione dell’acqua che da AMAM arrivava nella conduttura della perla jonica. Tra un “Pippo mi senti?” e qualche difficoltà di trasmissione e ricezione, nonché di visibilità dello screen del misuratore nuovo di zecca montato sulla conduttura realizzata da AMAM, è successo il “miracolo”!

DOV’E’ LA TELEMETRIA STORICA? LE UNICHE “CARTE” CHE VOLEVAMO VEDERE

Tra i mazzi di carte che oggi fluttuavano al vento caldo della mattina messinese, vicino alle ex case Gescal, non sono mai spuntate quelle che più di tutte avrebbero davvero tagliato la testa al toro. Di certo sarebbe stato meno spettacolare mostrare i dati della TELEMETRIA STORICA. Si, sempre quella che quegli “sHiacalli”, tra messinesi, politici e giornalisti (pochi) chiedono da tempo. “TELEMETRIA”, che brutta parola. Qualcosa però che sembra scatenare le peggiori allergie dell’amministrazione Basile e di quella rappresentata da De Luca. Quanto sarebbe stato però efficace mostrarla? Quanto avrebbe davvero ridotto al silenzio finalmente soddisfatto certe merde che tali rimangono“, come ha scritto il Sindaco (sic!) di Taormina, una volta tornato a casa, accaldato, senza contraddittorio e convinto di aver davvero dimostrato qualcosa.

MIRACOLO! SICILIACQUE LA “BENEFATTRICE”

E invece, caro De Luca, quel che si è dimostrato oggi è solo che in quel dato momento Siciliacque trasferiva a Messina una quantità d’acqua superiore a quei 14 litri al secondo che AMAM spostava dal Fiumefreddo a Taormina.

MIRACOLO! Ma allora è vero? Messina ci guadagna più acqua! Incredibile! E noi che mettevamo in dubbio il “dogma” di Taormina…

Ma è proprio così? Cosa dimostra? Che “quell’acqua è mia”? Ma dove è scritto? Dove lo abbiamo letto? Sulla copia di accordo? Perché far transitare da AMAM “l’acqua di Taormina” per poi recuperarla da Siciliacque? Non poteva Siciliacque darla direttamente a Taormina? Se Siciliacque non poteva tecnicamente farlo, perché Messina deve sopperire alle richieste di Taormina che Sicilacque non è in grado di soddisfare? E quell’acqua in più, non è forse compresa della quota che ogni estate Messina acquista dai gestori dell’Alcantara per far fronte alle difficoltà estive? Quella che Messina paga a Siciliacque a 69 centesimi al metro cubo? E anche questo chi lo ha dimostrato? Dove lo hanno letto i colleghi presenti? E’ tutto un “dogma assoluto” al quale credere fideisticamente? Ma di quali “carte” si è parlato oggi?

Insomma, alla fine, Siciliacque si scopre così benefattrice di Messina? E per il tramite della Taormina di De Luca. La stessa che, guarda caso, nonostante il raddoppio della sua popolazione in periodo estivo, per la prima volta non ha problemi di acqua? E’ tutto molto interessante ma non ci sembra “ovvio” nè chiaro. Se non che, oggi, il Sindaco di Taormina ha incassato le sue interviste, che la sua visibilità è stata assicurata dai presenti, e, dopo aver letteralmente ubriacato di numeri e cifre, che ha dimostrato solo quello che avveniva in quel dato momento. Ma anche che di telemetria per l’ennesima volta non si è vista traccia. Il “dogma” così di perpetua…

EPILOGO CON “GLI INSULTI CHE NON HO MAI DETTO” E LA SAGRA DELLA CASTAGNA FUORI STAGIONE

Per concludere, dai “calci in culo” promessi, sulla sponda del Nisi, alla calma apparente della conferenza, fino all’uso del turpiloquio sui social ad “evento” concluso, il passo è stato breve.

E a proposito Sindaco di Taormina: spiace non essere stati presenti, impegni più importanti hanno impedito la nostra presenza: la molto seria, contemporanea e prioritaria conferenza stampa sulla sagra della castagna fuori stagione ci ha davvero assorbiti di più e più completamente. Alla prossima volta, ma con la TELEMETRIA STORICA in mano.