Basta un avviso per togliere dalla terra le salme dei bambini defunti deposti nella sezione Z del Gran Camposanto di Messina? Un avviso datato 10 marzo e di cui pubblichiamo copia, affisso al Gran Camposanto? Nel 2023 e con social dove viene pubblicato di tutto e di più, con comunicati stampa che arrivano in redazione e che spaziano dalle conferenze stampa ai mega arancini, perché non dare massima pubblicità a questa esumazione così delicata? Se dal punto vista del procedimento è tutto ineccepibile, lo stesso non può dirsi per l’aspetto morale e di rispetto per i cittadini e per un dolore mai sanato.
Gli uffici comunali, su input dell’assessore Minutoli che dichiara “è tutto regolare“, avrebbero quanto meno se non dovuto, potuto di certo avvisare le famiglie interessate. Ne avrebbero guadagnato in professionalità. Ed in più, come si legge nell’avviso, per chi ne ha reclamato i resti, sarà necessario caricarsi dell’onere di una celletta a pagamento
Non averlo fatto, nonostante la “polizza” dell’avviso pubblicato, ha ridotto all’espletamento di una semplice pratica, seppur regolare, quanto ha interessato salme di bambini destinate all’ossario comune. Per i genitori come averli persi due volte. Questo non è “regolare”.