Quella falsa Zona Rossa alla messinese in attesa dell’ordinanza di De Luca. Intanto la gente muore.
15 gennaio 2021 – di Giuseppe Bevacqua
E’ roba da indignarsi. Zona rossa a Messina? Se ne infischiano tutti! Lo abbiamo già scritto e continueremo a segnalarlo alla nausea.
La guerra contro il virus non è finita eppure la maggior parte dei messinesi sembra averlo volutamente dimenticato. Ma di quanti morti al giorno dobbiamo ancora scrivere? Di quanti contagi, di quanti giorni, settimane, mesi di chiusura dobbiamo ancora riportare, con la conseguenza di danni irreversibili all’economia di una città che già stava morendo da prima dell’inizio di questa epidemia?
Messina è in zona rossa eppure il traffico è intenso, ci sono attività che dovrebbero essere chiuse che continuano a rimanere aperte, bar nei quali non si rispetta la distanza interpersonale dove la consumazione si fa al banco. Furbi che infrangono le regole a danno di tutti.
Ed i controlli? Le Forze dell’ordine fanno quel che possono di fronte a questa incredibile disobbedienza indifferente delle vittime messinesi che ogni giorno elenchiamo e che siamo davvero stanchi di dover riportare. Eppure i messinesi continuano a morire, altri continuano ad ammalarsi e vanno a riempire le terapie intensive o rimangono prigionieri in casa, soli e senza l’aiuto promesso. Sono pieni di spazzatura, per un contratto che l’ASP non ha ancora provveduto a produrre al Comune in bozza, così da poter permettere a Messina Servizi di iniziare il servizio di raccolta al posto loro, sono in attesa che qualcuno gli porti a spesa, che in molti tra parenti ed amici, lasciano loro dietro la porta d’ingresso. Sono tanti, troppi, coloro che attendono l’esito di un tampone fatto anche due settimane fa, rimanendo chiusi dentro o peggio…
Qual è il rischio di questa indifferenza? Qual è il rischio di questo sistema che non funziona? Che la gente continui ad uscire allargando il contagio. Che chi ha il dubbio di essere positivo, sapendo che rischia di rimanere in casa prigioniero, non va a farsi il tampone, continuando a girare per la città.
Messina deve darsi una regolata, anche se si tratterà di un “chiusi tutti” che CatenoDe Luca, il sindaco della città, sta per rimodulare e ripresentare con la sua nuova ordinanza . Di fronte ad un comune nemico non può esserci fazione politica, né scaricabarile che tenga. L’unione e la responsabilità a tutti i livelli è l’unica arma di cui disponiamo.