
Nibali, Roglic “Corre da calcolatore, Carapaz attacca”
ORIO AL SERIO (BERGAMO), 27 MAG – “Ci aspetta una settimana molto dura, l’insieme di quello che verrà e di quello che è stato, pesa tanto. E’ un Giro d’Italia diviso a metà, ma da domani comincerà una corsa diversa, molto dura. Non è detto che ci siano tappe più dure di altre, dipenderà dalla fatica accumulata”. Lo ha detto Vincenzo Nibali, in conferenza stampa, nel secondo e ultimo giorno di riposo del 102/o Giro d’Italia di ciclismo. “Non amo tantissimo la crono finale – ha aggiunto – ma i gap saranno più ristretti. Da 1′ a 1’30” divario buono”.
“Roglic sta correndo da calcolatore, quest’anno ha vinto subito, negli Emirati Arabi, poi ha vinto anche la Tirreno-Adriatico, adesso sta giocando le proprie carte nelle prove a cronometro. In salita si difende, ha dimostrato di essere molto forte. Dall’altra parte ci sono attaccanti e scalatori, più adatti alle tappe che ci aspettano”. Così Vincenzo Nibali, in conferenza stampa, alla vigilia dell’inizio dell’ultima settimana del 102/o Giro d’Italia di ciclismo. “Carapaz è apparso molto brillante e ha già vinto due tappe – ha aggiunto il messinese -. Ha dimostrato di essere molto solido. Un attacco da lontano di Landa lo trovo improbabile e rischioso per la Movistar. Il Giro è imprevedibile: l’anno scorso Froome aveva 5′ di ritardo ma, in due giorni, ha rovesciato tutto. Sono sicuro che, con Dumoulin in gara sarebbe stato un altro Giro. In tre settimane può accadere di tutto. Restare concentrati ogni giorno non è semplice”. “In Italia, più di toccarsi col pugno – che è una cosa internazionale – ci si dà la mano. Da come si dà la mano si capisce che persona sei”, ha sottolineato Nibali, dopo la polemica sulla presunta mancata stretta di mano con Roglic”.