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COVID HOTEL – Senza posti in ospedale, il Covid si combatte anche in albergo

- 12/11/2020
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Il COVID si combatte non solo negli ospedali, ma anche in albergo. Accade in tutta Italia ed anche in Sicilia, dove molte strutture alberghiere, vuote a causa della pandemia, si stanno attrezzando per accogliere sotto il controllo delle ASP, i malati non gravi di coronavirus. 

Ecco le strutture attive e riconvertite in Sicilia (fonte AGI):

Sono 120 i pazienti attualmente ospitati al San Paolo Palace di Palermo, il grande hotel confiscato diversi anni fa alla mafia e ora in amministrazione giudiziaria, già utilizzato per l’emergenza Covid-19 a Palermo tra marzo e aprile scorsi. Su circa 240 camere, l’accordo con la Regione siciliana prevede l’impiego di 180 posti letto: fino a qualche giorno fa ben 150 erano occupati da soggetti positivi al virus ma asintomatici, persone che non possono più restare in ospedale ma devono comunque osservare il periodo di quarantena.

Per 21 giorni, quindi, i pazienti vengono ospitati nelle camere dell’albergo di via Messina Marine. Un numero in crescita, soprattutto con l’arrivo della seconda ondata, come racconta il direttore dell’hotel Salvatore Romano ad AGI: “Dopo l’estate c’e’ stato un’impennata di presenze ed è cambiata anche la tipologia. Durante la prima ondata abbiamo avuto soprattutto giovani, turisti e migranti. Ad ottobre è cominciato un fenomeno diverso, l’età si è alzata, e sono arrivati sempre più anziani. Purtroppo è un continuo, ci stiamo talmente abituando al via vai di ambulanze che ormai abbiamo fatto l’abitudine, è questo è un segnale preoccupante. I pazienti arrivano giorno e notte – conclude – fortunatamente qui c’è una situazione tranquilla mentre negli ospedali è una tragedia”.

Sono due gli hotel Covid scelti dall’Asp di Catania per ospitare i contagiati senza necessità di ricovero, appena positivizzati o dimessi dall’ospedale in condizioni stabili, ma ancora positivi. Sono il villaggio Madonna degli Ulivi di Viagrande e il King’s House di Mascali. Complessivamente le due strutture recettive alberghiere potranno ospitare una cinquantina di pazienti: 28 a Mascali e 24 a Viagrande.

Non sono stati ancora attivati invece i posti delle Rsa che nel piano della Regione avrebbero potuto portare a cento unità la disponibilità delle strutture ricettive a Catania e provincia, a eccezione dell’unica struttura dell’Asp, quella di Grammichele, in cui sono stati messi a disposizione 16 posti. E’ operativo ad Erice vetta l’unico ‘covid hotel’ attivato nel trapanese.

Si tratta dell’hotel ‘Villa San Giovanni’, dotato di 32 posti destinati a pazienti autosufficienti che attendono la conclusione della quarantena, in attesa della negativizzazione. La struttura da oltre una settimana opera in convenzione con l’Asp di Trapani ed e’ gestita dalla cooperativa ‘Santa Maria della Grazia’, in base ad un accordo della durata di 4 mesi. Al momento all’interno della struttura – in cui sono gia’ attivati 15 camere singole – sono ricoverati quattro pazienti.

“La situazione in provincia di Trapani – dice Paolo Zappalà, commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale di Trapani – al momento è sotto controllo, stiamo applicando un piano snello, pronto a cambiare qualora ci dovessero essere della variazioni sulla tenuta della rete ospedaliera, che adesso puo’ contare su sei strutture operative. L’obiettivo è riuscire a mantenere quest’offerta ospedaliera, garantendo il servizio ad ogni tipologia di paziente. Anche il Covid hospital di Marsala sta fronteggiando l’emergenza e al momento, su 12 posti disponibili in terapia intensiva, abbiamo 5 persone ricoverate e stiamo lavorando per ampliare il reparto a 36 posti, triplicando l’offerta entro la fine di novembre”.