
Qualcuno con autismo qualcun altro con sindrome di Down, tutti accomunati dalla passione per la cucina: hanno conquistato il primo posto nella categoria “impiattamento e decorazione” al Grand Hotel Piazza Borsa
Palermo ha ospitato il 6° Concorso nazionale “Le diverse abilità nel mondo della ristorazione”, promosso da AMIRA – Associazione Maìtres Italiani Ristoranti ed Alberghi, che si è svolto negli eleganti spazi del Grand Hotel Piazza Borsa. Tre giorni dedicati all’inclusione, al talento e alla valorizzazione delle abilità speciali nel mondo dell’ospitalità.
In un clima di grande emozione e professionalità, i ragazzi di Lab 360, il centro aggregativo a Palermo per giovani con disabilità gestito dalla cooperativa Idee in Movimento si sono distinti per eleganza, concentrazione e capacità tecniche. Sara, Gabriele, Sofia e Gianfranco, qualcuno con autismo qualcun altro con sindrome di Down, con il supporto dello chef Carmelo Trentacosti, Stella Michelin del Mec Restaurant di Palermo, hanno presentato due piatti di alta pasticceria, curando con precisione impiattamento, narrazione e decorazione.
I giovani concorrenti hanno portato in gara: Millefoglie di ricotta di pecora e cioccolato di Modica, con albicocche di Scillato candite e crema inglese alla carruba; e Biscotto al cerasuolo di Vittoria, salsa ai loti di Misilmeri e gelato ai fichi d’India di Roccapalumba.
La giuria ha premiato il loro lavoro conferendo a Lab 360 il primo posto nella Categoria “Impiattamento e decorazione”, riconoscendo non solo la qualità estetica dei piatti ma anche la loro forza comunicativa.
La vittoria è stata accolta con profondo entusiasmo da tutta la cooperativa Idee in movimento e dal Lab 360.



“Siamo profondamente orgogliosi dei ragazzi di Lab 360, – dichiara Antonella Radicelli, presidente di Idee in movimento e di Lab 360 -, che hanno conquistato il primo posto in un concorso nazionale di cucina. Il loro successo non è solo una vittoria gastronomica: è la dimostrazione concreta di quanto talento, determinazione e passione possano emergere quando a ciascuno viene data la possibilità di esprimersi. I nostri ragazzi sono persone straordinarie – dice Radicelli -, con disabilità, ma anche con una forza e una creatività che ogni giorno ci insegnano cosa significhi credere davvero in sè stessi. Questo risultato celebra loro, ma anche l’importanza dell’inclusione: quando si costruiscono ambienti dove tutti possono partecipare, contribuire e sentirsi parte di un progetto, accadono cose speciali. Lab 360 nasce proprio con questo obiettivo: offrire opportunità, dignità e strumenti reali a chi troppo spesso viene messo ai margini. Vogliamo ribadirlo in prossimità di questa Giornata mondiale per i diritti delle persone con disabilità di domani 3 dicembre – sottolinea Radicelli -. Oggi i ragazzi dimostrano che il valore delle persone non ha etichette e che il talento non conosce barriere. Questa vittoria è una gioia per tutti noi e un messaggio per il nostro Paese: l’inclusione non è un gesto di gentilezza, è un investimento nel futuro e nelle capacità di ciascuno. Grazie ai nostri ragazzi, che ci ricordano ogni giorno che insieme si può fare.”
Dal concorso nazionale a un pranzo di beneficenza, lo chef Carmelo Trentacosti, che ha accompagnato alla vittoria i ragazzi di Lab360, racconta la sua esperienza: “Quando mi hanno detto che c’era la possibilità di prepararli per questo concorso ho accettato subito l’incarico – dice Trentacosti -. L’anno scorso abbiamo preparato un pranzo nei locali di Lab360, insieme ai ragazzi, tra gli ospiti c’era il sindaco Lagalla, quest’anno il concorso nazionale. È un modo per condividere la mia passione con loro – sottolinea lo chef -, cercando di includerli e farli entrare nel mio mondo. Facendo anche l’insegnante nella scuola di secondo grado, mi capita spesso di avere ragazzi con disabilità. Mia moglie è anche un’insegnante di sostegno, quindi abbiamo a cuore queste persone che ti danno delle emozioni particolari. Ho in mente di portarli al ristorante Mac – conclude Trentacosti -, l’unico ristorante a Palermo che ha una Stella Michelin, e far vedere il locale che è pure un museo nel cuore della città. Porterò dei panettoni di mia produzione nei prossimi giorni per fare loro i miei auguri di Natale. Ma questo non lo sanno, è una sorpresa.”










