158 views 3 min 0 Comment

Milazzo, lo “Spazio Neutro” diventa “Stanza Colloqui”. L’accusa di Esseri Uguali: “Un trucco formale, locali inadatti”

- 20/10/2025
Spazio Neutro

L’associazione denuncia la sostituzione della targa: “Grave sottovalutazione, lo spazio resta spoglio e inadeguato ai minori”. Chiesto l’intervento del Garante regionale per l’Infanzia.

image 7

Una targhetta cambiata per eludere gli obblighi di tutela dei minori. È la pesante accusa mossa dall’Associazione “Esseri Uguali”, che denuncia la trasformazione dello “Spazio Neutro” del Comune di Milazzo in una semplice “Stanza Colloqui”.

La vicenda, come riporta in una nota Saverio Todaro, era già stata oggetto di un’interpellanza dell’associazione, accolta dalla Consulta Giovanile di Milazzo e portata all’attenzione dell’Amministrazione, del deputato regionale Ismaele La Vardera e del Garante regionale per l’Infanzia, Prof. Giuseppe Lo Vecchio.

L’iniziativa chiedeva di adeguare lo spazio destinato agli incontri protetti tra minori, genitori e operatori dei Servizi Sociali ai criteri stabiliti dalle linee guida nazionali e dall’art. 3 della Costituzione.

L’associazione sottolinea come lo “spazio neutro” non sia un semplice locale amministrativo, ma “un luogo dal profondo valore relazionale e psicologico”, pensato per garantire al minore un ambiente protetto, accogliente e affettivamente equilibrato, dove ricostruire la relazione con il genitore non convivente in un contesto “vigilato ma non coercitivo”.

Citando le linee guida CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia), Esseri Uguali ricorda che lo spazio deve “accompagnare il minore in un percorso di incontro sereno”, non “neutralizzare” i conflitti degli adulti.

Proprio per questo, la recente scoperta appare all’associazione “incomprensibile e inopportuna”: la targhetta “Spazio Neutro” è stata sostituita con la dicitura “Stanza Colloqui”.

«Un gesto – scrive Todaro – che, seppur apparentemente formale, tradisce una grave sottovalutazione del significato simbolico, psicologico e normativo dello spazio stesso».

Il sospetto è che si tratti di un escamotage. L’associazione denuncia, infatti, che quei locali “continuerebbero ad essere utilizzati per le medesime funzioni, senza tuttavia possedere i requisiti minimi di idoneità ambientale e strutturale” previsti. La descrizione fornita è netta: «Locali spogli, privi di colori, giochi o arredi adatti all’età dei bambini, e situati in un contesto poco conforme alla funzione di accoglienza e protezione».

Nel mirino finisce l’operato dell’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Milazzo, Avv. Natascia Fazzeri, alla quale Esseri Uguali chiede “pubblicamente di fornire chiarimenti” e di rassicurare la cittadinanza sul fatto che il servizio non sia stato “di fatto eliminato o snaturato”.

L’associazione ha richiesto formalmente l’intervento del Garante regionale per l’Infanzia, Prof. Lo Vecchio, affinché verifichi lo stato attuale dei locali e la posizione dell’Amministrazione.

«Riteniamo che la cura verso i luoghi di incontro tra genitori e figli in situazioni di vulnerabilità – conclude la nota – rappresenti un indicatore tangibile del grado di civiltà di una comunità». Da qui la richiesta all’Assessore competente di “ripristinare pienamente la dignità e la funzione dello spazio neutro, restituendolo ai bambini e alle famiglie che più ne hanno bisogno”.

Spazio neutr