
L’autrice ha ricordato l’attore napoletano: “Uno degli attori che ho amato di più, strappato via troppo presto. Ho visto Il Postino tantissime volte con l’idea straziante della sua morte”

MESSINA (25 giu) – “Siciliana DOC e scrittrice di grande talento, con il suo primo libro ottiene subito un riconoscimento importante ma è con le storie di Vanina Guarrasi che arriva la popolarità, raccontando una Sicilia non come semplice contorno ma come un autentico personaggio che vive di vita propria. Ed è sicuramente questo il segreto del suo successo“: questa la motivazione del Premio Troisi consegnato a Cristina Cassar Scalia nell’aula magna del Rettorato alla presenza della rettrice Giovanna Spatari.
Si è svolto oggi l’evento promosso da Marefestival Salina in collaborazione con l’Università di Messina e Libreria Bonanzinga in cui la scrittrice, intervistata da Daniela Bonanzinga, ha presentato il nuovo giallo, edito da Einaudi Stile Libero, dal titolo “Delitto di benvenuto – un’indagine di Scipione Macchiavelli”.
Il nuovo personaggio è un commissario, amante del buon vivere e poco esperto di delitti, costretto a trasferirsi da Roma a Noto perché punito ed “esiliato” per motivi di lavoro: siamo nei primi anni ’60 e la Cassar Scalia ha raccontato com’è nata l’ultima fatica, frutto di intense ricerche su quel periodo e su com’era la località siciliana, ancora non conosciuta come al giorno d’oggi: dai palazzi ai bar, dalle ambientazioni che ha vissuto nella sua infanzia e adolescenze ai ricordi dei suoi genitori, cresciuti proprio nella Val di Noto, l’autrice stavolta si è calata nei panni di un detective uomo trentenne, ma d’altri tempi: “Vanina è solo in panchina… – ha rivelato – avevo nel cuore e nella mente la nuova figura di Scipione e volevo che uscisse il prima possibile, ma la vice questore Guarrasi tornerà a indagare molto presto, credo già a novembre”. Così la Cassar Scalia ha anticipato l’uscita della prossima opera: una promessa importante per i suoi numerosi lettori e fan rimasti sorpresi del nuovo investigatore, che però ha già avuto ampio consenso: “Noi libraie abbiamo il compito di indagare i gusti e le attese dei clienti – ha sottolineato la Bonanzinga – e, nonostante Vanina sia un detective attesissimo e cui il pubblico è particolarmente affezionato, il commissario Macchiavelli ha già riscosso grande successo”.
A moderare l’incontro il giornalista Massimiliano Cavaleri, direttore artistico del Premio Troisi che insieme con la collega co-organizzatrice Patrizia Casale, ha presenziato la premiazione: “Massimo Troisi è uno degli attori che ho amato di più – ha detto la premiata – ce lo hanno strappato prima del tempo e, forse anche per questo, è rimasto un mito. Io ricordo di aver visto e rivisto Il Postino tante volte, con l’idea straziante della sua morte”.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito della convenzione tra l’ateneo e Marefestival che ogni anno accoglie sull’isola eoliana alcuni studenti che partecipano ad uno stage formativo dal titolo “Salina UniMe Campus”.
Prima dell’incontro gli studenti – redattori della testata dell’ateneo UniVersoME, coordinata da Giulia Cavallaro, hanno fatto un’intervista video alla dott.ssa Scalia.
