
La 67enne si è spenta sabato all’ospedale Piemonte. La Procura vuole vederci chiaro sulle cause del decesso e sulla dinamica del tragico incidente. Il 55enne alla guida del due ruote è indagato per omicidio stradale.

MESSINA – Non ce l’ha fatta Pina Cucinotta, la 67enne rimasta vittima di un terribile incidente giovedì scorso in via Tommaso Cannizzaro. Dopo quasi due giorni di lotta tra la vita e la morte nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Piemonte, il suo cuore ha cessato di battere sabato. Una tragedia che ha lasciato un’intera comunità sotto shock e sulla quale, adesso, la Procura della Repubblica di Messina vuole vederci chiaro.
Per fare piena luce sulle cause che hanno portato al decesso, la sostituta procuratrice Roberta La Speme ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. L’incarico al medico legale sarà conferito nella giornata di domani, martedì. L’esame autoptico è un atto dovuto e fondamentale per l’inchiesta, volto a stabilire con esattezza il nesso tra le ferite riportate nell’impatto e il successivo, fatale aggravamento delle sue condizioni durante il ricovero. Solo al termine dell’accertamento medico-legale, la salma potrà essere restituita alla famiglia per l’ultimo, doloroso addio.
Nel frattempo, l’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente prosegue senza sosta. La Polizia Municipale ha già consegnato un primo, dettagliato dossier alla Procura, basato sui rilievi effettuati nell’immediatezza dei fatti. Quando gli agenti e i soccorritori del 118 sono giunti sul posto, nella parte alta di via Tommaso Cannizzaro, hanno trovato a terra sull’asfalto sia la signora Cucinotta che il 55enne alla guida dello scooter che l’aveva investita.
L’uomo, che ha nominato come suo legale l’avvocato Nino Cacia, è formalmente indagato con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Anche lui è stato trasportato in ospedale, dove si trova tuttora ricoverato per le diverse ferite riportate, sebbene non sia considerato in pericolo di vita. Lo scooter, che nell’impatto ha urtato anche un’automobile parcheggiata a bordo strada, è stato posto sotto sequestro e sarà analizzato da un perito tecnico per verificare eventuali guasti o anomalie. I prossimi giorni saranno dunque cruciali per definire le responsabilità di questa ennesima tragedia della strada.
