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Istruttore di danza condannato a 13 Anni per abusi su allieve minorenni, tra cui una parente

- 09/06/2025
Tribunale di Barcellona PG

Sfruttava il suo ruolo e la fiducia dei genitori per abusare di ragazzine, alcune di appena 11 anni. Tra le vittime anche una sua parente. La Corte d’Assise di Messina ha inflitto una pena anche superiore a quella richiesta dall’accusa.

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MESSINA – Tredici anni di reclusione. Si è chiuso con una pesante condanna il processo di primo grado a carico del giovane istruttore di danza di Lipari, accusato di aver commesso violenze sessuali agghiaccianti su almeno tre delle sue allieve, tutte minorenni. La sentenza, emessa dalla Corte d’Assise di Messina, ha riconosciuto la colpevolezza dell’uomo, che ha tradito nel modo più vile la fiducia riposta in lui non solo dalle giovanissime vittime, ma anche dalle loro famiglie.

La Corte ha inflitto una pena persino più severa di quella richiesta dal rappresentante dell’accusa, il procuratore capo di Barcellona Pozzo di Gotto, Giuseppe Verzera, che al termine della sua requisitoria aveva chiesto una condanna a 12 anni e 10 mesi. L’uomo era stato arrestato dai Carabinieri nel febbraio del 2024, dopo che le denunce dei genitori avevano fatto scattare le indagini e svelato l’incubo che si consumava tra le mura della palestra e nella vita privata.

Il Metodo degli Abusi: Fiducia Tradita e Minacce

Secondo quanto emerso durante il processo, l’istruttore sfruttava il suo ruolo di educatore e la profonda fiducia che i genitori gli avevano accordato. Gli abusi avvenivano approfittando di momenti diversi: sia durante le lezioni di danza in palestra, sia quando le bambine gli venivano affidate direttamente. Le vittime, all’epoca dei fatti, non avevano ancora compiuto 14 anni.

Tra i casi più gravi esaminati nel dibattimento, quello di una ragazzina di appena undici anni. La madre, per motivi di lavoro, la affidava all’istruttore ogni mattina. Invece di proteggerla, l’uomo l’avrebbe baciata e palpeggiata in almeno tre diverse occasioni. Un’altra undicenne, secondo gli atti, sarebbe stata costretta a sedersi sulle sue gambe per poi essere accarezzata nelle parti intime e forzata a baciarlo.

La Violenza anche su una Parente e su un Allievo

Nell’elenco delle vittime figura anche una giovane parente dell’imputato. Durante una lezione, con la scusa di correggerle la postura, l’uomo l’avrebbe toccata e accarezzata, per poi minacciarla pesantemente: se avesse raccontato l’accaduto a qualcuno, lui avrebbe picchiato la zia della ragazzina.

Il quadro di violenza e prevaricazione non si limitava agli abusi sessuali. Agli atti risulta anche un episodio di violenza fisica e verbale nei confronti di un allievo maschio della scuola di danza, che sarebbe stato picchiato, insultato e minacciato di subire un taglio alla gola.

Dopo la lettura della sentenza, i difensori dell’imputato, gli avvocati Cettina Crupi e Daniele Pagano, hanno già annunciato l’intenzione di ricorrere in appello.

Tribunale di Barcellona PG