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Manager Croce in lacrime all’Ars, mi dimetto da direttore Asp di Trapani. “Provvedimento ingiusto”

- 21/05/2025
ferdinando croce

L’annuncio stamattina all’ARS, durante un’audizione fiume. Croce, sospeso per il caso dei ritardi nei referti istologici, ha parlato di “amarezza” e ha formalizzato l’addio con una PEC.

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“Mi dimetto da direttore generale”. Così il manager Ferdinando Croce, in lacrime, davanti alla Commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, riunita stamani per ascoltarlo. Croce era stato sospeso da direttore generale dell’Asp di Trapani, dopo il caso dei ritardi nei referti degli esami istologici. Croce ha parlato per circa un’ora e mezza manifestando amarezza. E dicendo di avere inviato per pec le proprie dimissioni.

Un annuncio carico di emozione e amarezza, culminato con le lacrime e la formalizzazione delle proprie dimissioni. La decisione è stata comunicata dallo stesso manager, visibilmente provato, questa mattina, mercoledì 21 maggio 2025, davanti alla Commissione Sanità dell’Assemblea Regionale Siciliana, convocata per un’audizione sul suo operato.

Croce, che era stato sospeso dall’incarico nelle scorse settimane dal governo regionale in seguito allo scandalo dei gravi ritardi accumulati nella consegna dei referti degli esami istologici, ha parlato per circa un’ora e mezza. Durante il suo intervento, ha ripercorso le vicende che lo hanno coinvolto, manifestando profonda amarezza per la situazione venutasi a creare, prima di annunciare di aver già inviato via Posta Elettronica Certificata (PEC) la lettera con le proprie dimissioni irrevocabili.

Il Caso dei Referti Istologici: la Bufera che ha Travolto l’ASP

A portare alla sospensione di Croce e, ora, alle sue dimissioni, è stata la pesante vicenda dei ritardi sistematici nella refertazione degli esami istologici presso l’ASP di Trapani. Il caso era esploso tra aprile e maggio 2025, sollevando un’ondata di preoccupazione e proteste, soprattutto perché i ritardi avrebbero coinvolto migliaia di esami, inclusi quelli relativi a screening oncologici come le mammografie. La mancata o tardiva consegna dei risultati di analisi così delicate può avere, infatti, conseguenze gravissime sulla tempestività delle diagnosi e sull’avvio delle cure per i pazienti.

La gravità della situazione aveva spinto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, su proposta dell’assessore alla Salute Giovanna Volo, a disporre la sospensione cautelare di Ferdinando Croce dall’incarico di direttore generale, avviando contestualmente un’indagine interna per accertare responsabilità e dinamiche.

Le Giustificazioni di Croce: “Criticità Ereditate, Fatto il Possibile”

Durante il suo intervento in VI Commissione, Ferdinando Croce ha respinto l’idea di essere l’unico responsabile delle disfunzioni emerse, definendosi un “capro espiatorio” di problematiche strutturali e annose. Ha affermato di aver “ereditato una situazione critica” all’ASP di Trapani, caratterizzata da “carenze strutturali”, soprattutto in termini di personale medico – con una cronica mancanza di anatomopatologi – e di adeguatezza delle attrezzature tecnologiche.

L’ex DG ha sostenuto che il problema dei ritardi nella refertazione istologica, in particolare per gli screening oncologici, fosse una questione ben nota e preesistente al suo insediamento. Ha elencato le azioni intraprese sotto la sua gestione per fronteggiare l’emergenza, parlando di un vero e proprio “piano di guerra”: dalla richiesta di nuove apparecchiature (alcune arrivate solo ad aprile) all’avvio di procedure per l’assunzione di nuovo personale, pur sottolineando la lunghezza di tali iter burocratici. Avrebbe inoltre stipulato convenzioni con altre aziende sanitarie per smaltire gli esami e riorganizzato i servizi. Grazie a questi sforzi, ha dichiarato Croce, il numero dei referti arretrati sarebbe sceso significativamente, da circa 7.000 a circa 2.000, con la prospettiva di un azzeramento entro giugno.

Croce non ha nascosto la sua profonda “amarezza” per quello che ha definito un “attacco ingiusto e violento” alla sua persona e alla sua professionalità,

L’Audizione in Commissione e l’Amara Conclusione

L’audizione di questa mattina in VI Commissione “Servizi Sociali e Sanitari” all’ARS era stata fissata proprio per fare luce sulla gestione dell’ASP di Trapani e sulle criticità emerse. Ferdinando Croce ha avuto modo di esporre la sua versione dei fatti, ma il peso della vicenda e la pressione subita lo hanno evidentemente condotto alla decisione finale delle dimissioni. Le sue parole, intrise di amarezza e pronunciate con commozione fino alle lacrime, hanno segnato l’epilogo del suo mandato alla guida dell’importante azienda sanitaria trapanese.

Le Prospettive per l’ASP di Trapani

Con le dimissioni di Ferdinando Croce, si apre ora una fase delicata per l’ASP di Trapani. Sarà compito della Regione Siciliana individuare al più presto una nuova figura che possa assumere la guida dell’ente, con l’obiettivo primario di risolvere le criticità organizzative che hanno portato al caso dei referti e di ripristinare la piena fiducia dei cittadini nel sistema sanitario provinciale. Nel frattempo, proseguiranno presumibilmente gli accertamenti interni e quelli eventualmente avviati da altre autorità competenti per fare piena chiarezza sulla gestione dei referti istologici e sulle eventuali responsabilità. La comunità trapanese attende risposte concrete e la garanzia di un servizio sanitario efficiente e puntuale.

Asp Trapani