63 views 4 min 0 Comment

1 MAGGIO, FESTA DEI LAVORATORI: LA RIFLESSIONE DI IVAN TRIPODI

- 30/04/2025
ivan tripodi uil
voce di popolo 1000x300 1

“Uniti per un lavoro sicuro” è lo slogan scelto da Uil, Cgil e Cisl per la celebrazione del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. Uno slogan che sintetizza una precisa e voluta opzione politica finalizzata a considerare dirimente e fondamentale il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nella piena consapevolezza che la tutela della vita dei lavoratori, poiché di questo si tratta, non può essere considerato un aspetto secondario o un banale costo da ridurre. Alla luce del numero pauroso delle vittime di lavoratori che ogni anno perdono la vita sul posto di lavoro è finito il momento delle chiacchere vuote e della mancanza di risposte concrete. Nel 2024, in Italia, sono morti sul lavoro 1.090 innocenti. Numeri assurdi ed inaccettabili che provocano lutti strazianti e distruggono intere famiglie: una mattanza inaccettabile ed indegna per un Paese civile e democratico in pieno terzo millennio” così Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina, ha aperto la sua riflessione in vista della celebrazione del Primo Maggio.

“Siamo stanchi delle reiterate frasi di circostanza e delle ripetute attestazioni di cordoglio espresse dai vertici delle Istituzioni alle quali non segue alcuna azione legislativa o normativa seria e credibile finalizzata a fermare questa strage quotidiana e a punire i responsibili di condotte criminogene. L’obiettivo inderogabile è soltanto uno: Zero Morti sul Lavoro. Uno slogan che, tra l’altro, è anche il titolo della pemanente campagna di denuncia sociale e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica lanciata dalla Uil su felice intuizione del nostro leader nazionale PierPaolo Bombardieri. Pertanto, le condoglianze e le lacrime di coccodrillo che sistematicamente seguono gli incidenti mortali lasciano il tempo che trovano poichè in merito all’emergenza nazionale riguardante la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro si sta facendo poco o nulla. Si tratta di una tematica che, peraltro, è strettamente connessa con i drammi della precarietà, del lavoro povero, del dumping contrattuale e del lavoro nero che investono un vero e proprio esercito di quelli che definiamo lavoratori fantasma. Su queste tematiche sfidiamo le associazioni datoriali ad esprimere la loro scelta di campo poiché, purtroppo, molto spesso appaiono afone e silenti. Anche le recentissime condivisibili parole del Presidente della Repubblica on. Sergio Mattrarella vanno nella giusta direzione sia riguardo la sicurezza nei luoghi di lavoro che in merito alla necessità di garantire salari dignitosi in quanto tutti gli indicatori ci dicono che in Italia gli stipendi e le pensioni sono basse con le pesantissime conseguenze sociali che ne derivano. Per tutti questi motivi, noi non arretriamo e nel ribadire l’importanza della giornata del Primo maggio intendiamo esercitare il nostro ruolo fino in fondo e, come abbiamo sempre fatto, senza concedere sconti a nessuno. Nel chiudere ci piace ricordare, anche quest’anno, la sempre attuale frase che, nel 1981, in occasione del massaggio di fine anno, disse Sandro Pertini, senza alcun dubbio il Presidente della Repubblica più amato dagli italiani. Infatti, egli affermò: “Io credo nel popolo italiano. E’ un popolo, generoso, laborioso, non chiede che lavoro, una casa e di poter curare la salute dei suoi cari, Non chiede quindi il paradiso in terra” ha così concluso Ivan Tripodi, segretario generale della Uil Messina.

tripodi