
“In questa stradina c’è già chi si è rotto la faccia” racconta uno dei commercianti – ha incespicato nel cordolo sotto il quale passano i fili ed è caduta faccia avanti“.
Perché fare polemica? Perché mettersi da solo nell’angolo di fronte a fatti che sono documentati e che, peraltro, sono anche confermati da chi, ogni giorno sul posto come i commercianti, smentisce lo stesso assessore Massimo Finocchiaro?
Qual è il senso strategico politico di questa scelta polemica e infastidita dell’assessore comunale? C’è da chiederselo, anzi da chiederlo allo stesso assessore comunale Massimo Finocchiaro, nel momento in cui, dopo settimane, dopo la nota formale del Presidente della Terza Municipalità Alessandro Cacciotto, anche oggi, martedì 15 aprile, i cancelli del mercato sono chiusi, nessuna impresa sta lavorando, men che meno si sta provvedendo a smontare il tetto.
Ricordiamo che una polemica simile era stata innescata dall’assessore in occasione dello spostamento dei commercianti che sono rimasti senza allacci luce per settimane…
DUE OPERAI IN ABITI CIVILI “NON FANNO PRIMAVERA”

E ieri? La comparsa quasi miracolistica di due operai corrisponde al detto che una (o due) rondini non fanno primavera.
Le foto tristi postate dal quasi offeso e risentito Finocchiaro di fronte all’evidenza dei fatti documentati, mostrano due persone non in abiti da lavoro, se non con un caschetto, con un giubbotto da passeggio e un avvitatore ed una lampadina tra le mani, che armeggiano su una trave.
L’impresa smonterà il tetto con due soli operai? Peraltro non in abbigliamento di sicurezza?



Ma allora è stato un sopralluogo? Avrebbe potuto anche esserlo se oggi ci fosse stato qualcuno all’interno del Vascone. E invece “NULLA”, non c’è nessuno neanche oggi 15 aprile, neanche “turisti” in visita al tetto.
Altro che UMARELL (con due elle assessore)!
“VOGLIAMO IL MERCATO NUOVO: MA SE NON COMINCIANO…”

I lavori assegnati a marzo non sono ancora incominciati e nessuno si vede all’interno dell’area da riqualificare. Questo è un fatto. Così come lo è che i commercianti spostati nell’area del parcheggio antistante soffrono e meditano innervosendosi sempre di più. “Siamo stati spostati e abbandonati” è il pensiero dei più, soprattutto di coloro che vendono il pesce e sanno che se “già c’è il passaggio pieno di acqua adesso, immaginate d’estate“. “Se non hanno cominciato i lavori da marzo ad oggi, figuratevi quando saranno pronti? Manco tra due anni!” è il commento pessimista dei commercianti.

GLI INCIDENTI E IL PASSAGGIO LUNGO QUASI UN CHILOMETRO

“In questa stradina c’è già chi si è rotto la faccia” racconta uno dei commercianti – ha incespicato nel cordolo sotto il quale passano i fili ed è caduta faccia avanti“. Si tratta di una donna anziana – e non sarà la prima persona a cui accadrà” ribadiscono altri commercianti. L’acqua che scorre sull’unico passaggio all’interno dell’area adibita a mercato nel parcheggio è infatti già tanta. I commercianti fanno quel che possono posizionando secchi per evitare il copioso sversamento, ma il pensiero è “in estate come faremo? Dovremo usare il ghiaccio per mantenere a temperatura il pesce e l’acqua sarà almeno il triplo – sostengono tutti i commercianti da noi ascoltati.

Ma la domanda verte anche sulla sicurezza sanitaria dei prodotti in quanto il forte caldo non aiuterà di certo questi commercianti che sono costretti in un luogo non certo adatto a mantenere freschi i prodotti con il sole battente.

IL PARCHEGGIO DI VILLA DANTE: UN CHILOMETRO DI PERCORSO PER ANZIANI E DONNE CON LE BORSE DELLA SPESA
Ma non era meglio posizionarli nel parcheggio di Villa Dante, sotto gli alberi? Non era meglio spostare tutto lì senza costringere gli avventori, i clienti, a scarpinare per quasi un chilometro lungo l’area adibita per visitare tutta l’esposizione? Per lo più i clienti del mercato sono anziani e donne che già per parcheggiare soffrono parecchio e che, in più, non fanno un percorso circolare per trovare quel che cercano ma solo rettilineo con una notevole distanza tra il primo stand e l’ultimo, dalla frutta e i formaggi al pesce. “Avevamo chiesto che la prima ora di parcheggio a Villa Dante fosse gratuita – dice il Presidente Cacciotto – ma l’assessore Finocchiaro ci ha risposto che ‘i commercianti non sono d’accordo’. Fermo restando che non si capisce perché non dovrebbero esserlo, posso assicurare che i commercianti sono certi che ne avrebbero avuto giovamento. L’eventuale disaccordo nasce sulla scelta dell’area, semmai, rettilinea e non adeguata ad un mercato che dovrebbe essere circolare” dice ancora Cacciotto.
“Mi auguro che per i lavori di riqualificazione del Mercato Vascone si faccia un po’ di chiarezza ma che soprattutto si avviino quanto prima i lavori perché non si può certamente dire che ieri siano iniziati con la presenza, non sappiamo come, di due operai da quello che si è potuto apprendere via social.Gli operatori commerciali stanno già affrontando tanti sacrifici per la situazione in cui si trovano, affrontando spese e disagi. Un eventuale ritardo di consegna sarebbe veramente drammatico per i commercianti. Non si vuole creare alcun allarmismo ma se il buongiorno si vede dal mattino è veramente notte fonda” conclude Cacciotto.

QUALE DEMAGOGIA? QUALI “ATTACCHI”? LE PAROLE STANNO A ZERO, COME I FATTI.
“Demagogia”? Critica strumentale? Finché i cancelli rimarranno chiusi e senza squadre di lavoratori a norma, non certo i due sparuti fotografati (guarda caso) al “lavoro” per sole due ore, saranno fatti incontestabili e non certo attacchi, come vuol far credere il Finocchiaro.
Saremmo lieti che dopo questo nostro articolo, ma non certo per merito nostro, squadre di operai arrivassero nel Mercato Vascone a recuperare il tempo perso ed a porre, finalmente, la prima pietra per il nuovo. Fatto questo che a Messina, al netto delle solite demolizioni sempre annunciate ma mai terminate, accade molto raramente. Per cui, caro assessore, ribadiamo: contano i fatti. Ed i fatti, ad oggi, stanno a zero.

