
“Giova rammentare che non vi può essere alcuna interferenza da parte di esterni nell’organizzazione e gestione del personale della Polizia Municipale le cui prerogative competono esclusivamente al Comandante”.
Nota SILPoL Messina
A seguito dell’entrata in vigore del nuovo Organigramma-Funzionigramma è stata disposta, previa assegnazione complessiva del personale dell’Ente con provvedimento della Segretaria Generale, un’ulteriore mobilità interna alla P.M. in accordo, come si legge nella nota del dirigente, con l’Assessore al ramo.
GESTIONE DEL PERSONALE DELLA PM: SPETTA SOLO AL COMANDANTE

Giova rammentare preliminarmente, come peraltro richiama il parere C.G.A. n. 623/2022 del 23.12.2022, espresso in relazione ad identica procedura attuata per i provvedimenti del 2021 su nostra iniziativa, che non vi può essere alcuna interferenza da parte di esterni nell’organizzazione e gestione del personale della Polizia Municipale le cui prerogative competono esclusivamente al Comandante.
Nel merito, non si può che ribadire quanto già espresso in una precedente nota nella quale si tracciava un’analisi compiuta su quale fosse lo stato della P.M. a Messina che sicuramente non risponde ad una visione esterna della stessa, ormai nota e che confligge evidentemente con le regole di un settore specifico e non omologabile ad altri.
La imminente, auspichiamo, immissione di nuove forze avrebbe consigliato una posizione attendista su riassetto e mobilità del personale attuale che mette in crisi il sistema organizzativo della Locale. Il teorema fin troppo abusato dell’1=1 non può trovare facile applicazione quando si tratta di posizioni lavorative che, lungi dall’apparire ed essere banalizzate come ordinarie sono espressione di professionalità ed esperienza specifica pluriennale.
Le valutazioni che ci apprestiamo a fare non mettono in discussione il ruolo e la competenza dei lavoratori, di assoluto primo piano, ma le scelte operate che finiscono per trasformarsi in giudizi sommari sull’operato non facilmente riconducibili a spiegazioni razionali.
Non si può sottacere in tal senso come in questi ultimi anni, stante le difficoltà numeriche notorie del Corpo, i servizi, che hanno visto impiegata la Polizia Municipale di Messina, sia nell’ordinario che negli eventi, non abbiano avuto sbavature di sorta, anzi riconoscimenti e complimenti, arrivati soprattutto da Enti esterni ma si cambia.
Anche la Centrale Operativa, cuore pulsante del Corpo nelle 24 ore ha dimostrato e dimostra capacità a fronteggiare ogni tipo di evenienza tra le decine di migliaia di chiamate di ogni tipo e si cambia.
Vi sono, in ragione del ruolo gerarchico rivestito nel Corpo, posizioni la cui collocazione stride alla luce delle nuove assegnazioni di incarichi per cui talune sostituzioni corrono il rischio di essere interpretate, con la foglia di fico della rotazione, nascondendo le vere motivazioni.
ACCORPAMENTI CHE NON RENDONO ONORE AL MERITO CONQUISTATO

Noi contestiamo da sempre la linea degli accorpamenti di funzioni specifiche e particolari, già iniziata nel 2021, che si continua a portare avanti con ostinazione, e confermiamo che ciò non rende merito ad una Polizia Locale di Messina che deve avere come riferimento le grandi realtà urbane e non il piccolo servizio del paese. Evidentemente trent’anni di questa professione in una città di frontiera come Messina non valgono le visioni numeriche ed avanguardistiche di chi pensa che una funzione di Polizia si possa banalizzare in una codifica di semplici rapporti numerici. Pensare, come si è pianificato, di gestire in un calderone unico Servizi plurimi, dai Tecnici, al SISS, Autovelox, Peg e Gestione Amministrativa,…. all’interno dei cosiddetti Servizi, senza quella graduazione e ripartizione di responsabilità, significa non conoscere ed in definitiva non avere rispetto di quella professionalità che caratterizza l’organizzazione funzionale della P.M.
QUELLE MOTO CHE RIMARRANNO INUTILIZZATE…

Altrettanto paradossale appare la scelta di “appiedare” automontati e motomontati che, se può trovare una ratio come provvedimento egualitario nei confronti degli altri appiedati precedentemente, non giustifica indirizzi dati e scelte operate nell’assunzione degli ultimi agenti a cui era proprio richiesta l’abilitazione alla guida delle moto. In funzione di ciò quindi furono comprate svariate moto di servizio e poi cessate per fine locazione. Quelle acquistate di recente, operative e allestite di tutte le strumentazioni utili, onerose peraltro come quelle necessarie per dotare gli operatori impiegati alla loro conduzione, rimarranno inutilizzate con danni consequenziali.
Quanto sopra costituisce per tutti motivo di riflessione e di giusta riconsiderazione della strada intrapresa che certamente se un risultato si era prefissato, quello di scontentare tutti, lo si può considerare raggiunto. Appare proprio paradossale se rapportato a quanto si chiede ogni anno ai lavoratori con grande enfasi: di pronunciarsi sulle condizioni di lavoro e sul benessere organizzativo.