Più Europa rileva con attenzione le dichiarazioni della sindacalista Clara Crocè, che mette in luce gravi mancanze nella gestione di Messina Social City. Una vera epifania, nel senso letterario del termine. La presidente dell’azienda, stando a quanto riportato dalla stessa Crocè, avrebbe ignorato le richieste di confronto avanzate da una delegazione di lavoratori esclusi dalla stabilizzazione, lasciandoli “fuori dalla porta”. Le recenti dichiarazioni della sindacalista sulle mancanze da parte dell’assessora Calafiore e della Presidente Asquini, non fanno che confermare ciò che abbiamo più volte evidenziato: una gestione approssimativa e poco trasparente che ha penalizzato numerose famiglie.
La mancata stabilizzazione di alcune unità e l’assenza di un confronto aperto con i rappresentanti sindacali sono sintomatici di una governance che evita il dialogo e si trincera dietro decisioni incomprensibili. E stavolta se n’è accorta anche Clara Crocè che ha dichiarato:
“Forse la Presidente, senza l’aiuto di esperti e consulenti, non regge il confronto e non sa spiegare i criteri che stanno alla base, che giustificano il perché alcuni operatori siano stati stoppati ed altri mai fermati.”
Inoltre, la sindacalista ha evidenziato che:
“Dal 2022 la FIADEL ha dovuto intraprendere una forte azione sindacale per ridare giustizia ai tanti lavoratori rimasti fuori dalla stabilizzazione a causa di una gestione approssimativa del personale. La stabilizzazione si è realizzata grazie alla nostra tenacia, alle nostre proposte accolte dal Sindaco Basile, che ha dovuto mettere delle pezze ai gravi errori che influivano sul destino di numerose famiglie.”
Ribadiamo che quanto riportato da Clara Crocè conferma le nostre denunce precedenti, evidenziando una gestione incapace e priva di trasparenza da parte dei vertici di Messina Social City, non solo in merito alle recenti stabilizzazioni: non dimentichiamo la questione tirocinanti e la gestione dei servizi domiciliari. Al netto della richiesta di scuse pubbliche da parte della sindacalista a chi in questi anni ha subito le sue invettive al solo scopo di risultare la sola ad occuparsi dei lavoratori dell’azienda che resta il cuore del potere deluchiano, ci auguriamo che finalmente anche i più ciechi riacquistino la vista politica.