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Precipita un ascensore a Palermo, cinque feriti

- 17/11/2024

Una donna in gravi condizioni, in ospedale anche tre bambini

In una palazzina a due piani di Palermo si sono spezzate le corde dell’ascensore e le persone che si trovavano dentro sono precipitati giù.

Il bilancio è di cinque feriti, due donne e tre bambini. L’incidente è avvenuto la notte scorsa in via Mura di San Vito nel rione Capo, accanto al comando provinciale dei carabinieri. Una donna è stata portata in codice rosso all’ospedale Civico insieme all’altra ferita; i tre bimbi, le cui condizioni sono meno gravi, all’ospedale Cervello. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e numerose ambulanze per soccorrere i feriti.

Sono in corso indagini da parte della polizia di Stato per accertare le cause e il rispetto delle norme di sicurezza per la realizzazione dell’ascensore. L’ascensore, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stato costruito artigianalmente da un componente della famiglia che di professione fa il fabbro. Serviva per salire e scendere da casa, visto che la palazzina è sprovvista di scala interna. Forse a causa del peso che superava il massimo consentito, le corde che sostenevano la pedana non hanno retto e si sono spezzate.
I feriti sono una mamma di 32 anni con tre bambini e un’altra donna di 71 anni. Ad avere le conseguenze più gravi è la madre dei tre bimbi che ha riportato traumi e ferite profonde alle gambe. Le due donne sono state trasportate d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Civico. I tre fratellini, invece, al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Cervello. Non sarebbero in gravi condizioni. Un altro uomo è stato aiutato a scendere dai vigili del fuoco con l’ausilio di una scala poiché era rimasto bloccato al primo piano a causa del montacarichi rotto. Sarebbe lui, come ha raccontato alla polizia, il fabbro che ha costruito l’ascensore. 

Aggiornamento

La procura di Palermo ha disposto il sequestro dell’ascensore precipitato nella palazzina in via Mura di San Vito, nel rione Capo.

Sono intervenuti gli agenti della scientifica che per ore hanno eseguito i rilievi sull’impianto che sarebbe stato realizzato artigianalmente da un componente della famiglia che fa il fabbro.

Fino a tarda notte i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza l’edificio.