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La “buona amministrazione” che assume ma viene richiamata dai revisori. Dal bilancio consuntivo tardivo, alle assunzioni nonostante sia Ente deficitario

- 15/11/2024

Le assunzioni sono di certo una buona notizia per la Città. Lo è per le 171 famiglie che hanno figli, mariti, mogli, parenti ritratti nella foto che li espone come un trofeo sulla pagina del Sindaco di Messina. Un sindaco, Basile, che, nella foto, non sorride.

IL “SUCCESSO” – 171 NEO ASSUNTI DOPO GLI ERRORI DEL BILANCIO NON APPROVATO

Come si è arrivati alla formalizzazione di queste 171 assunzioni? Tardivamente e temerariamente dopo che, in un primo momento e con superficialità, erano state annunciate e formalizzate senza tener conto che la mancata approvazione del Bilancio consuntivo del 2023 non consentiva minimamente di procedere. Tutto venne frettolosamente bloccato e costò anche il trasferimento “punitivo” nei confronti di una dipendente che non altro aveva fatto se non dare seguito a quel che le era stato disposto: formalizzare, appunto, assunzioni che non si potevano fare.

Oggi la foto racconta una storia di “successo” dietro la quale, però, non deve dimenticarsi il freno a mano tirato in corsa per colpa di una svista contabile clamorosa che di “buona amministrazione” ha ben poco.

La foto stride, comunque, con quanto la cronaca odierna ci racconta dell’amministrazione del “guardiano dei conti”: richiami da parte del Collegio dei Revisori contabili, partecipate che non comunicano i dati utili alla definizione dei controlli trimestrali. Una gestione “allegra” che assume debiti senza averne piena consapevolezza, come denunciato dal consigliere Gioveni e dal consigliere Russo, mentre ambedue ricordano che il Comune di Messina non è per nulla fuori dal guado del suo stato deficitario e che le verifiche della Corte dei Conti sono continue.

CON GLI OCCHI PUNTATI DELLA CORTE DEI CONTI

Il Comune di Messina, infatti, non è per nulla fuori dal rischio dissesto: il Piano di Riequilibrio ha il valore di una libertà vigilata, soggetta a continui e periodici controlli circa il corretto allineamento dei conti con ciò che il piano prevede. Un solo errore ed il rischio è di tornare al tempo in cui qualcuno dichiarò che “Messina è salva!” ed azzardò anche che “la Corte dei conti mi ha fatto i complimenti”.

Auguri ai nuovi assunti, al cambio generazionale di una pianta organica che è ben lungi dall’essere quella che dovrebbe essere, sotto dimensionata, tanto da indurre a ricorrere, molto presto, ad una rivoluzione del Corpo di Polizia Municipale, che rischia davvero di spogliare gli uffici dedicati alle attività di concessioni, tributi e incombenze che solo un agente di Polizia Municipale può svolgere, per trasformare chi è esentato dalla viabilità per patologie anche professionali, tutti in amministrativi a rimpolpare la macchina di Palazzo Zanca, che ha meno dipendenti di partecipate come, ad esempio, la Messina Social City… Ma questa è un’altra storia che affronteremo dopo giorno 21 novembre…