E’ il 16 di luglio di quest’anno ed il Sindaco di Messina si reca in Prefettura per la prima seduta del tavolo tecnico sull’emergenza idrica.
In quell’occasione il Sindaco Basile dichiara testualmente “E’ un tavolo volto a capire come in questo momento di grave crisi, l’utilizzo dell’acqua per uso irriguo e per uso idropotabile possa essere calmierato affinché le esigenze di tutta la popolazione trovi ristoro”. Basile, infatti, ha appena chiesto al Prefetto ed agli enti presenti al tavolo, come Siciliacque, che il Comune di Messina con AMAM ottenga più acqua ad uso idropotabile dal sistema di pozzi e gallerie denominato “BufardoTorrerossa”, sito nel territorio del Comune di Fiumefreddo di Sicilia.
Il punto fondamentale, quindi, è che Basile dichiara con forza che Messina è “in emergenza idrica”. Messina, pertanto, secondo quanto afferma Basile, starebbe ricevendo, a luglio di quest’anno, meno acqua del suo fabbisogno.
Ma le cose stavano davvero così? Non proprio ed ecco perché.
In data 5 settembre il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei rifiuti chiude l’istruttoria della richiesta del Comune di Messina, e lo invia alla Cabina di Regia per l’emergenza idrica: il parere è NEGATIVO. Per quale motivo? Perché la richiesta di più acqua da parte del Comune di Messina a luglio di quest’anno NON E’ MOTIVATA poiché la città dello Stretto riceve PIU’ ACQUA del suo fabbisogno. Si proprio così! Messina in base ai dati forniti da AMAM non ha alcun bisogno di incrementi di portata!
Il documento della Regione, infatti, riporta la fotografia della disponibilità idrica del Comune di Messina a giugno 2024, certificata proprio da AMAM su richiesta dell’ufficio istruttore.
Nel momento in cui Basile parla di emergenza idrica, ed i cittadini cominciano ad essere colpiti dalla mancanza di acqua, il Dipartimento regionale, con verifica fornita da controprova, AMAM, quantifica, infatti, che a quella data la città di Messina dispone di 1.010,33 litri secondo, provenienti dal Bufardo/Torrerossa di Fiumefreddo oltre tutti gli approvvigionamenti.
AMAM dichiara, quindi, al Dipartimento che glielo chiede, di NON AVERE ALCUNO SCOSTAMENTO, vista la disponibilità di acqua, pari a 1.010,33 litri al secondo che era SUPERIORE a quella necessaria stimata in 980 l/s media. Quindi Messina a luglio dispone di PIU’ ACQUA DEL NECESSARIO. Nella dichiarazione AMAM non dichiara esserci nessuno scostamento dovuto ad una riduzione di portata e, soprattutto, dovuto alla rete idrica carente. Quanto AMAM certifica, pertanto, al Dipartimento smentisce quanto dichiarato ieri dalla sua Presidente Bonasera in Consiglio Comunale!
Tutto è certificato, ribadiamo, proprio da AMAM.
La richiesta di Basile al tavolo tecnico è motivata nell’ottica di esigenze future.
Peccato che però sempre a luglio il Sindaco di Messina aveva già firmato un’ordinanza che vietava di innaffiare giardini e riempire le piscine proprio stante l’emergenza idrica!
Ma allora perché a luglio il Sindaco Basile, tramite AMAM dichiara di non avere alcun scostamento nella disponibilità idrica?
Ala luce di quanto riportato nel documento del Dipartimenti, pertanto, oggi, alla luce della devastante crisi idrica che continua a colpire Messina, chiediamo al Sindaco:
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