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Città Metropolitana: 60 comuni senza consuntivo, compresa Messina. “Mal comune mezzo gaudio”? La parola al Consiglio.

- 14/09/2024

Sono 60 su 107 i Comuni che alla data del 4 settembre non hanno ancora approvato i bilanci consuntivi del 2023. Una cifra che comprende anche il Comune di Messina.

Il documento contabile, per il quale l’Assessorato Regionale diretto dall’assessore Andrea Messina ha nominato un commissario ad acta, a spese del Comune di Messina, dopo essere stato finalmente predisposto in Giunta dovrebbe adesso andare in Commissione Bilancio ed al parere dei revisori. Dopo questi passaggi potrà andare in Consiglio Comunale per la discussione ed il voto.

La mancata approvazione del bilancio consuntivo 2023, come è ormai noto, è costata la sospensione delle assunzioni di 6 dipendenti che oggi si trovano nel limbo di aver firmato un contratto che, secondo parere della Segreteria Generale, non è valido e che dovrà essere nuovamente siglato dopo la eventuale approvazione del Consiglio. Evenienza questa non proprio scontata visto che l’amministrazione Basile non ha più la maggioranza in aula consiliare, contando solo su 13 consiglieri che, peraltro, nelle scorse ore hanno anche dichiarato che “la maggioranza dei comuni della città metropolitana sono nelle stesse condizioni”.

Una dichiarazione inopportuna per una città che avrebbe dovuto vantare il lascito dell’oggi Sindaco di Taormina che definì il suo candidato, poi divenuto sindaco di Messina, quale “guardiano dei conti”. Un “guardiano” che non ha saputo guardare e controllare visto che Messina si trova, oggi, con un Piano di Riequilibrio da verificare periodicamente in Corte dei Conti, 6 dipendenti che vanno ogni giorno a lavorare, ma sono assunti con un contratto che non è valido, ed almeno altri 270 vincitori di concorso sui quali pende la spada della data di scadenza del mese di marzo di quest’anno entro la quale doveva essere approvato un bilancio che ancora oggi è in “viaggio” verso un Consiglio comunale che non è affatto detto che lo approverà.

Per la cronaca alla data del 4 settembre sono 60 i Comuni della Città Metropolitana che devono ancora approvare il consuntivo. Ma essere tra questi non significa per Messina poter gioire del “mal comune”, semmai dovrebbe essere, per l’opposizione finalmente risvegliatasi, l’occasione per mettere in discussione un’amministrazione che, anche nelle relazioni copia e incolla, continua ad a sostenere che “tutto va bene”.