L’avviso pubblico di Patrimonio Messina spa per la manifestazione di interesse per l’acquisizione in rent to buy per una struttura che sostanzialmente duplicherà Casa Serena, la casa di riposo comunale da riqualificare di cui non si sa più nulla, è molto stringente e dettagliato. Le caratteristiche dell’immobile o gruppo di immobili sono estremamente precise e sembrano quasi descrivere una struttura in particolare, come se fosse già esistente. Si va dai 10 mila metri quadri richiesti ai 3000 a verde, composti da giardini, camminamenti, aree di parcheggio e spazi di manovra, fino ad una cucina con mensa annessa di almeno 500 metri quadri. Per non parlare di 80 camere da letto con bagno privato, sala ricevimento, sala ricreazione, bar, sala da pranzo, sala da lettura, infermeria, soggiorno, magazzini, lavanderie, sgabuzzini e almeno 10, dico 10, servizi igienici attrezzati per soggetti diversamente abili. Insomma una struttura ben ideata ed un’ottima soluzione per gli ospiti di Casa Serena se fosse anche centrale e se, soprattutto, esistesse. Eppure esiste. Perché la struttura, l’unica centrale, che somiglia più di tutte alle caratteristiche richiesta e che non è l’IPAB Collereale, è una sola: quella delle Piccole Sorelle dei Poveri di Provinciale.
Si legge sul sito: “Agli inizi degli anni ’70 la Congregazione decise di demolire il 2° Istituto e di realizzare quello attuale, più moderno e razionale, per assicurare agli Anziani servizi più confortevoli. I lavori iniziati nel 1976 si conclusero nel 1982. Il 18 giugno 1983 si inaugurava l’edificio attuale che offre agli anziani bisognosi ambienti accoglienti e spaziosi“.
Potrebbe quindi essere proprio questa l’unica struttura in grado di essere in linea con le caratteristiche richieste e l’unica che, pertanto, ma è solo una ipotesi, potrebbe rispondere all’avviso pubblico, visto che senza dover fare alcun adeguamento è già pronta a soddisfare quanto ricerca la Patrimonio Messina, quasi come fosse a perfetta misura dell’avviso pubblico della società che gestisce il patrimonio immobiliare del Comune di Messina.
Resta però il nodo del “rent to buy”, ovvero affitto con opzione di acquisto. La proprietà della struttura delle Piccole Sorelle dei Poveri.. vuole vendere? E Casa Serena, quella originale, che fine farà, se ne farà “altro”?
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