Il Sindaco di Messina, Federico Basile, annuncia, piccato, una “conferenza stampa” per fare (finalmente) chiarezza sulla questione bypass e acqua di Messina a Taormina. Ma non comunica la data. La “sta predisponendo” e lo annuncia in risposta non ai cittadini che da tempo si pongono domande, ma “solo” perché un quotidiano come La Repubblica, edizione Palermo, bacchetta l’amministrazione messinese sulle difficoltà a gestire l’emergenza acqua. Sarebbe stato meglio rispondere ai cittadini, ma anche a chi da tempo dalla politica, come la voce unica della senatrice di Italia Viva Dafne Musolino (sempre lei) la trasparenza e la chiarezza la chiede da tempo. E invece no, si annuncia e si promette di rispondere solo perché “è uscito su Repubblica”.
Ma annunciare una conferenza stampa è una scelta strategica che paga solo se si mettono a disposizione, per dovuta trasparenza e per efficacia, i documenti che provano il contrario di quanto non solo Repubblica scrive. Carta canta, o meglio canterebbe o potrebbe cantare. Per fare questo, per fare partire la musica, però, ci vogliono le “carte”: l’ utenza intestata al Comune di Taormina, il tracciamento della fornitura, il tracciamento dello storno da Siciliacque. E il sopralluogo annunciato sarebbe meglio farlo laddove l’acqua viene data, piuttosto che dove viene restituita. Così “le scuse”, se dovute, saranno davvero dovute, secondo chi dovrà scusarsi e verso chi. E, inoltre, non ci si può sempre rincrescere e rispondere attaccando chi chiede di rispettare il DOVERE di chiarezza e trasparenza di un Ente pubblico come il Comune di Messina, che è “cosa di tutti” i cittadini e non propria. Neanche se Basile aprisse con la giunta una azienda propria gli sarebbe concesso. Ci sarebbero i soci ma anche la Guardia di finanza e i tribunali a chiedere anche qui, chiarezza e trasparenza. Restiamo in attesa della … conferenza ma con carte al seguito.
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