La Guardia di Finanza di Messina sta dando esecuzione ad un’ordinanza emessa dal Gip, con cui è stata disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un funzionario della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate e quella interdittiva del divieto temporaneo di esercitare la professione, della durata di 12 mesi, per due commercialisti messinesi.
Le indagini presero il via dalla denuncia di un imprenditore che, nel periodo dell’emergenza sanitaria Covid–19, aveva presentato la richiesta per ottenere i contributi finanziati attraverso il “Decreto Ristori”.
Secondo gli elementi finora acquisiti, il funzionario dell’Agenzia delle entrate avrebbe prospettato all’imprenditore un collegamento tra l’erogazione dei contributi dovuti e le sponsorizzazioni ad una associazione sportiva dilettantistica, di cui lui stesso era Team Manager.
Gli ulteriori approfondimenti, quindi, portavano alla luce, secondo ipotesi d’accusa, un contesto illecito assai più ampio, in cui risultavano coinvolti anche due commercialisti che, in accordo con il pubblico ufficiale, si facevano portavoce delle indebite richieste del funzionario, incentivando i clienti ad elargire sponsorizzazioni. Inoltre, le imprese che avevano assecondato siffatte richieste ottenevano anche un beneficio fiscale, portando in deduzione le spese di sponsorizzazione effettuate.
I titolari delle aziende indotti alle “sponsorizzazioni”, complessivamente quattro persone, sono indagati per aver indebitamente corrisposto i relativi benefici, ricercando un illecito vantaggio in procedure amministrative. Le indagini, tra l’altro, hanno permesso di rilevare la natura fittizia delle sponsorizzazioni stesse per l’inesistenza di qualsiasi attività pubblicitaria da parte dell’associazione sportiva dilettantistica.
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